(di Mirko Porcari) - Voglia di vincere e di convincere. L’ermetismo zemaniano si dipana in una vigilia in tono minore: domani all’Olimpico c’è l’Udinese e l’allenatore si concede una conferenza stampa insolitamente “tranquilla”, soprattutto se si pensa alle uscite precedenti, quando ai risultati altalenanti della squadra si erano affiancate accuse più o meno velate alla personalità dei calciatori.
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Roma, voglia di conferme. Contro l’Udinese Zeman lancia Dodò: «È fortissimo»
(di Mirko Porcari) – Voglia di vincere e di convincere.
CONFERME – Se le aspetta il tecnico, le attendono i tifosi: il mini ciclo di risultati positivi (Atalanta e Genoa) ha parzialmente ravvivato la fiducia dell’ambiente, domani contro i friulani sarà tempo di mettere in campo ulteriori "sprazzi" di filosofia zemanian. “Ho una rosa piena di calciatori importanti che ci permette di ricoprire tutti i ruoli” inutile soffermarsi sulle assenze, meglio guardare a chi c’è ed a chi potrà dare una grossa mano alla causa giallorossa.
È il caso di Dodò, finalmente nella lista dei convocati e pronto ad iniziare ufficialmente la sua avventura nella Roma: “Dodò è un giocatore fortissimo, lo dimostrerà. Come sta? Molto meglio rispetto alla settimana scorsa”. Il brasiliano, in sostanza, ha colmato il gap fisico e tattico che lo separava dal resto dei compagni, ed il tempismo è stato perfetto se si considera lo stop di Balzaretti (per l'ex palermitano uno stop di due settimane, si spera di riaverlo nel derby dell' 11 novembre): non è da escludere un suo impiego dal primo minuto nel match di domani.
DUBBI - Oltre alla scelta sulla sinistra, Zeman dovrà far fronte a dei dubbi in diverse posizioni: al centro della difesa potrebbe rivedersi Burdisso, uno che nelle ultime settimane ha fatto capire all’allenatore di essere pronto a mettersi in gioco; il ballottaggio è con Marquinhos, ampiamente sopra la sufficienza nella trasferta del Marassi ed in grado di stravolgere le gerarchie nella difesa.
A Centrocampo l’incognita è Pjanic: che il bosniaco non sia il calciatore ideale per Zeman lo si è capito da tanti segnali inviati dal boemo nel corso del tempo, dall’incompatibilità con Totti ai presunti limiti in cabina di regia, il suo impiego dipenderà dalle scelte riguardanti Alessandro Florenzi, uno dei fedelissimi di questo primo scorcio di campionato e per questo indiziato numero uno (anche se il mister ha escluso il turn over) per un turno di riposo.
In attacco difficilmente il tecnico si priverà di Francesco Totti (15 centri per lui contro la squadra friulana, uno dei bersagli preferiti): il capitano è l’esempio più chiaro di come applicazione e lavoro possano sposarsi perfettamente con la tecnica, a dispetto della carta d’identità è sempre lui il fulcro della manovra romanista.
SUPER – Se lo augura Francesco Guidolin: la sua Udinese, reduce dalla brutta sconfitta con lo Young Boys in Europa League dovrà sfoderare una prestazione super per cercare di mettere in difficoltà la Roma. “Dovremo essere perfetti”, appare sereno l’allenatore che per la trasferta capitolina dovrà rinunciare a Benatia, uscito malconcio dal match europeo, mentre in attacco si affiderà all’esperienza ed alla tenacia di Totò Di Natale.
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