(di Mirko Porcari) - Decisiva. L’aggettivo più usato nella recente storia romanista fotografa più che mai la settimana che ci si appresta a vivere in casa giallorossa.
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Roma, un calcio ai sospetti nella settimana decisiva
(di Mirko Porcari) – Decisiva. L’aggettivo più usato nella recente storia romanista fotografa più che mai la settimana che ci si appresta a vivere in casa giallorossa.
Giugno ha portato con sé alcune conferme, ma la fatica nel trasformarsi in certezze rischia di far slittare ulteriormente i tempi per la costruzione effettiva dell’organico dirigenziale e di quello sportivo: l’allenatore, in primis, rappresenta il fulcro di un progetto che stenta a decollare, nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più sulla decisione di Luis Enrique ed allora potrà dirsi ufficialmente aperto anche il mercato.
FANGO – Fossero le solite voci su possibili acquisti, non ci sarebbe niente di nuovo: i tifosi della Roma sono abituati a nomi e nomignoli di ogni tipo, intere estati vissute sul filo del rasoio, a caccia del colpo di mercato. Sono le regole del gioco, c’è poco da fare. Altra storia se si vuole a tutti i costi infangare il buon nome di una società e di una città che, nel tempo, hanno mantenuto una condotta al di sopra di ogni sospetto (“la Roma è una società seria e pulita” le parole dell’ormai ex presidente Rosella Sensi, unica voce diretta a difesa dell’onore. Viene da chiedersi quando sentiremo lo sdegno provenire da chi dovrebbe rappresentare l’attuale proprietà…): dopo Daniele De Rossi e gli infamanti tentativi di coinvolgerlo nel polverone-scommesse, è la volta della Roma di cadere nella trappola dei millantatori. “Ci sarebbe anche la squadra giallorossa nel giro delle gare truccate” meno enfasi rispetto ai titoloni riservati a capitan Futuro ma contenuto analogo: poche parole, quelle dell’indagato Mario Pirani, in cui è stato fatto il nome della Roma, un risvolto inatteso rispetto alle intercettazioni telefoniche che non trova però riscontro in fatti concreti. Il testimone parla “per sentito dire” ed ecco che la stampa di tutta Italia non perde tempo nel biasimare il presunto comportamento romanista ("anomalie irrilevanti" la chiosa di Giovanni Gentile, responsabile delle relazioni esterne del sito di scommesse austriaco SkySport365), come a volersi rifare degli anni in cui le inchieste sul doping, sulle scommesse anni ’80 e su calciopoli non hanno nemmeno sfiorato la compagine capitolina. Una rivincita, insomma, che si basa sull’attendibilità tutta da verificare di uno scommettitore con le spalle al muro. Roba da matti…
SCELTE – Sulla carta, la Roma le ha già fatte. Dirigenza, allenatore e gran parte dei calciatori, tutti nomi pronti ad entrare nella storia giallorossa dalla porta principale. Perfetto, ma dove sono? La domanda ormai ha cessato di essere scontata, diventando quasi una vicenda dai contorni “noir”: i voli pindarici dei media contrastano con l’immobilismo della realtà, relegata a poche dichiarazioni che non riescono a sbrogliare l’intricatissimo nodo intorno al futuro della Roma. Da settimane si parla di un Luis Enrique in procinto di accettare la destinazione italiana (ipotesi che prende sempre più corpo grazie anche alla conferma di Deschamps, chiamatosi fuori dopo essere stato a lungo vicino ai giallorossi: per lui prolungamento con il Marsiglia) , una scommessa che divide tifosi e addetti ai lavori: c’è chi lo considera acerbo e privo dell’esperienza giusta per guidare un club ambizioso come quello capitolino ("una mossa che mi lascia interdetto" il commento di Gianni De Biasi, ex tecnico del Torino) e chi, invece, applaude una scelta "affascinante e che porterà grandi stimoli" per dirla alla Riise. Intanto c'è da preparare uno staff di alto livello: probabile l'ingresso di Ivan De la Pena, chi cederà lo scettro di direttore sportivo sarà Daniele Pradè, sostituito dalla figura di Walter Sabatini e ancora in attesa di nuova collocazione. Il fronte calciatori, invece, vive di supposizioni e cambi di rotta repentini (la moda catalana spinge per alcuni pupilli di Luis Enrique, primo fra tutti il bomber del Barça B, Jonathan Soriano) , spesso intervallati da vere e proprie dichiarazioni d'amore: è il caso del manager di Lukas Podolski che, intervenuto ai nostri microfoni, ha lanciato un messaggio chiaro alla nuova dirigenza americana. " La Roma è una squadra ambiziosa, perfetta per lui, in un'eventuale asta avrebbe la precedenza". Si prevedono colpi in entrata, dunque, ma non sono da sottovalutare alcune situazioni intestine che rischiano di trascinarsi per tutta l'estate: primo fra tutti il rinnovo del contratto di Daniele De Rossi, un accordo fatto di tante sfumature che potrebbe subire un'accelerata proprio in settimana, andando incontro ai desideri del calciatore ed alle esigenze della società. Da chiarire anche il futuro di Mirko Vucinic, uomo mercato che danza tra la conferma e l'addio: nei prossimi giorni non sono in programma incontri chiarificatori tra il suo entourage e gli uomini di Di Benedetto, alla finestra ci sono diverse squadre interessate a lui e non è da escludere un suo sacrificio per rimpinguare il "tesoretto"stanziato per la campagna acquisti. Come il monetnegrino, anche Marco Borriello deve capire cosa farà nella prossima stagione: il riscatto dal Milan è l'unica cosa (quasi) certa, del resto si parla molto senza troppa convinzione, mete possibili e sogni irrealizzabili per una punta appetita da mezza serie A.
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