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Roma tra ruoli nell’Eca e rapporti coi club: cosa c’è dietro il no alla Superlega

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Friedkin e la Souloukou sono importanti membri dell'Eca, e la Roma ha un ottimo rapporto col Psg di Al-Khelaïfi che è presidente dell'Associazione dei club europei. Da qui la difesa a spada tratta dell'Uefa
Redazione

La Roma corre in soccorso dell’Uefa, proprio come nell’aprile del 2021. E lo fa ancora una volta per bocciare in maniera forte e perentoria la possibile creazione della Superlega. Il club giallorosso è stato anche stavolta il primo in Italia in queste ore a ribadire il suo forte no e a riconoscere il ruolo centrale dell’Uefa messo in discussione dalla sentenza emersa ieri. Una presa di posizione che ha fatto indignare più di un tifoso sui social e nelle radio visto il trattamento nell’ultima finale di Europa League e i paletti sul Fair Play finanziario sempre più stringenti da parte dell’organismo europeo del calcio. Inoltre per molti è curioso che i Friedkin, solitamente silenziosi, acquistino loquacità su un argomento che in fondo potrebbe anche essere salutare per il futuro di club come la Roma. Ma cosa c’è dietro la difesa a spada tratta del presidente texano? Innanzitutto è una questione politica. Dan Friedkin, infatti, è un membro esecutivo dell’Eca e lo è anche Lina Souloukou che oggi è il dirigente più importante nel boarding dell’As Roma.

Cosa è l’Eca tirata in ballo anche nel comunicato? È l’Associazione dei Club Europei (European Club Association), riconosciuto da Fifa e Uefa. Oggi conta un totale di 220 società membri, tra cui le italiane Milan, Inter, Napoli, Fiorentina, Roma, Udinese e Sampdoria. Ma i rapporti della proprietà giallorossa con l’Eca vanno oltre la sola affiliazione. Friedkin è molto amico dell’attuale presidente dell’organismo: Nasser Al-Khelaïfi. Il ricco proprietario del Psg che ha preso il posto di Andrea Agnelli proprio a seguito della creazione della Superlega. La stessa Souloukou membro dell'Executive Board dell'Eca, dove è 'Diversity Representative' (la prima della storia) e si batte per l'uguaglianza di genere nel mondo del calcio. Lo stesso Friedkin ha un rapporto solido con il presidente Uefa Ceferin, come dimostrano alcune partite vissute fianco a fianco allo stadio. Questione di alleanze e di schieramenti. Che stanno vivendo in questi giorni una sorta di Risiko del calcio dal futuro ancora indecifrabile.

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