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Roma, Solbakken: “Vorrei giocare, ma c’è tempo. I tifosi un’arma in più”

Roma, Solbakken: “Vorrei giocare, ma c’è tempo. I tifosi un’arma in più” - immagine 1
Il norvegese racconta il suo approccio con Mourinho e con la tifoseria giallorosso

Redazione

Non ha ancora avuto modo di far vedere le sue qualità, ma Solbakken, nuovo arrivato nella rosa della Roma, è felice e aspetta il suo momento. In un intervista al quotidiano Nettavisen, ha parlato del suo arrivo nella capitale e del rapporto con Mourinho. Queste le sue parole: "Sta andando bene anche se è tutto molto faticoso. Non mi aspettavo di giocare subitoma già il fatto che mi metta in campo a volte è positivo. Vorrei giocare il più possibile, ma sarò paziente e lavorerò duroCi vorrà un po' di tempo per crescere, per ora l'allenatore non mi vede per più di 20 o 25 minuti, ma va bene. Stanno lavorando tutti tanto e io so che potrò contribuire in qualche modo. Mou è molto caloroso, simpatico e gentile. Si prende cura di te e di tutto ciò che ti circonda. Tatticamente, è come sembra. La cosa più importante sono tre punti. Come si fa non è la cosa più importante, altre cose vengono dopo. È la squadra che è al centro dell'attenzione. Mi usa in campo se lo merito. Se non pensa che io sia abbastanza bravo, niente".

Il norvegese sui tifosi giallorossi: "C'è un legame speciale che coinvolge adulti e bambini"

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E poi racconta il suo primo approccio con la tifoseria della Roma, in particolare con le giallorosse: "E' tutto molto nuovo e diverso per me, ma va bene. Mi piace. E' tutto assolutamente estremo, più di quanto pensassi. L'interesse è enorme e non arriva solo da bambini e ragazzi. Ci sono molti uomini adulti tra i 30 ei 40 anni e oltre che sono molto appassionati. Sono stato ad una cena con i tifosi. C'erano circa 500 persone. C'erano donne adulte di età superiore ai 60 anni che cantavano a squarciagola e si toglievano tutto. Non posso andare al negozio in pace. Potrei essere stato un volto familiare a Bodø, ma qui è molto più forte e speciale. Continuo a pensare che sia strano e non capisco bene perché sono così interessante. L'Olimpico? Aspetti con ansia le partite casalinghe e capisci di più quanto sia grande la differenza tra casa e trasferta. Ci sono tifosi così bravi qui a Roma e non è solo il nucleo dei tifosi (gli ultras, ndr), ma assolutamente tutti. È un grande vantaggio per noi"