Ecco i voti dei principali quotidiani italiani su Roma-Parma 2-2
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Roma-Parma: le PAGELLE dei quotidiani
Ecco i voti dei principali quotidiani italiani su Roma-Parma 2-2
CORRIERE DELLO SPORT a cura di L.FERRAJOLO
6,5 Pizarro Esce lui e sparisce la Roma. Sarà un caso, ma la squadra ragiona e gioca un calcio discreto sino a quando lui comanda, facendo la differenza a centrocampo. Detta tempi e giocate, soprattutto libera i compagni dalla responsabilità di organizzare gli assalti. Un recupero importante per Montella, forse decisivo, ma prima del riposo, su un fallo di Giovinco, non si rialza più. Per fortuna, non dovrebbe essere niente di grave, con lui la squadra quantomeno ragiona. Anche se sempre su ritmi molto blandi. 6,5 Totti Avrebbe meritato di festeggiare le 600 partite in ben altro modo. Non gli può bastare il gol dal dischetto, con cui dà l’illusione di spianare la strada. Restituito al suo ruolo originale, gioca con grande intensità e qualche intuizione geniale. Meriterebbe un rigore già dopo 12 minuti, nella ripresa non riesce a firmare il 3-0 dopo un’azione ubriacante. Si fa ammonire e salterà Lecce. 6 Doni Una parata vera su Dzemaili nel finale, esce bene un paio di volte, resta però di stucco sul tacco di Amauri e non è molto reattivo sul tocco un po' casuale del 2-2. 6 Cassetti Si danna molto, difende e riparte, anche se raramente su quell’out con Taddei conclude azioni importanti. Ma è un generoso che tira sempre la carretta e al quale non si può chiedere molto di più. 6 De Rossi Propizia il raddoppio incornando bene un angolo di Pizarro. Sino a quando c’è il cileno anche lui è più ordinato e può avventurarsi in avanti. Nel finale perde lucidità e contribuisce al caos generale. 6 Taddei Si guadagna il rigore e corre per due. Non incanta quando c’è da affondare, però lavora molto in copertura, aiutando Cassetti. I due gol del Parma nascono infatti sull’altro out. 6 Brighi Dovrebbe agire da trequartista alle spalle di Totti, ma non ha le caratteristiche di Perrotta, non si inserisce mai. Si salva sgobbando, puntellando in ogni zona del campo, facendo in pratica il centrocampista puro, quando entra Simplicio. 5,5 Juan Da 8 il suo primo tempo, perché oltre a tenere Amauri sotto controllo, piazza anche il tap in del 2-0. Ma rovina tutto nella ripresa, quando si fa impallinare da Amauri. Troppo molle il contrasto sul primo gol, tanto da permettere al brasiliano un elegante e micidiale colpo di tacco. 5,5 Vucinic Si vede a sprazzi, solo una conclusione da lontano, qualche dribbling insistito e che ritarda l’azione. Non trova il colpo di classe, con cui a volte salva la sua partita. 5,5 Montella (all.) Chiede alla squadra di fare le cose che conosce meglio e la mette in campo con il collaudato 4-2-3-1, si affida alla vecchia guardia, lasciando fuori inizialmente Menez e Simplicio. Ma anche lui si rende conto che non mancano ritmo e velocità. Crollano tutti nel finale e non regge l’alibi che hanno giocato 70 minuti mercoledì a Bologna. 5 Burdisso Si fa bruciare da Amauri sul gol del pareggio. Ma non piace nemmeno prima: troppa irruenza, troppa frenesia, come se giocasse senza sicurezza e tranquillità. 5 Riise I pericoli arrivano sempre dalla sua fascia, gol compresi. Nè combina molto quando si offre sull’out ai compagni. E’ da un po' sotto tono e forse meriterebbe un bel riposo. 5 Simplicio Entra al posto di Pizarro e dovrebbe agire da trequartista. Sbaglia molto, non è mai pericoloso. 5 Menez Solo la mezz'ora finale, ma gioca da solo, mai con la squadra.
IL TEMPO a cura di A.AUSTINI
Doni 5.5 Si riposa per 73 minuti, poi Amauri lo manda al manicomio.
Incolpevole sul tacco del 2-1, corresponsabile nel secondo: non esce e si fa prendere in controtempo dal tiro. Salva la Roma dal tracollo con un bel tuffo su Dzemaili.
Cassetti 6 Rispetta le consegne e dalla sua parte il Parma sfonda poco o nulla.
N. Burdisso 5 Dignitoso fino all'azione del pareggio gialloblù: Amauri lo «scansa» con troppa facilità.
Juan 6 Segnali di ripresa. Dietro si concede una sola sbavatura che Amauri sfrutta per segnare un gran gol, nell'area del Parma è l'uomo più pericoloso: segna e va vicino alla doppietta due volte.
Riise 5 Benino per un tempo nella «catena» con Vucinic, poi inizia a sbandare. Copre male e quando sale sbaglia tutto.
De Rossi 5.5 Con Pizarro al fianco ritrova la serenità. Ma dura solo un tempo: cala insieme a tutta la Roma ed è quello che soffre di più i fischi dell'Olimpico.
Pizarro 6 Se tutto fila liscio per 45 minuti è anche per merito suo. La conferma della sua importanza è il black out della ripresa quando lui diventa spettatore.
Taddei 5.5 Ha il merito di procurarsi il rigore, ma nel finale perde brillantezza e non fa nulla per aiutare la Roma a riprendersi la vittoria.
Brighi 5 Cambia tre ruoli durante la partita - trequartista, mediano ed esterno sinistro - e continua a incidere pochissimo.
Vucinic 6 Un mix di qualità e sacrificio sulla sinistra, esce e le cose peggiorano.
Totti 7 Non si può godere neanche il gol che suggella la 600 partita in giallorosso. È il migliore per distacco, Montella lo richiama in panchina e la Roma scompare. Salterà Lecce per squalifica.
Simplicio 5 Si mette alle spalle di Totti e la prende pochissimo. Imballato, sbaglia gli appoggi e i movimenti. Non migliora quando arretra al fianco di De Rossi. Impietoso il paragone con Pizarro.
Menez 5 Continua a pensare all'«io» e non al «noi». Entra per far vedere quanto è bravo ma i suoi guizzi isolati si sbriciolano contro il muro issato dal Parma.
Borriello 5 Dentro al posto del capitano, tocca pochissimi palloni e non mostra la solita cattiveria in un finale in cui servirebbe una sua giocata. Il digiuno di gol dura ormai da quasi un mese.
Montella 6 Conferma il 4-2-3-1 e la partita scorre in discesa per un'ora abbondante. Poi il solito calo compromette tutto: se la squadra non regge una partita intera non può essere colpa sua. Unico appunto: Totti andava lasciato in campo.
GAZZETTA DELLO SPORT a cura di R.PALOMBI
DONI 5,5 Salva su Dzemaili ma sui due gol appare poco reattivo.
CASSETTI 6 Giovinco combina poco, ma affiora nel finale.
N. BURDISSO 5,5 Colpevole sul secondo gol di Amauri, molto più svelto nello sfruttare il rimpallo.
JUAN 6 Il migliore di una difesa stonata, Amauri lo beffa di tacco.
RIISE 5 Sempre più stralunato, è assente quando dalla sua parte piovono i cross di Valiani.
PIZARRO 6,5 Di quanto pesa te ne accorgi quando non c’è. Lo mette ko una entrataccia di Giovinco. SIMPLICIO 5 Rileva Pizarro, male da trequartista e pure dopo.
DE ROSSI 6 Se la cava, entra di testa nel 2-0, nel finale è stanco.
TADDEI 6 Non ha più lo smalto di un tempo, si salva col mestiere e con quello guadagna un rigore.
BRIGHI 5,5 Meglio da trequartista che quando finisce largo a sinistra nel 4-4-2 .
VUCINIC 6 Montella lo toglie con troppa fretta a mezzora dalla fine. MENEZ 5 Rileva Vucinic sul 2-0 e finisce 2-2. Mangiapalloni a oltranza e poco incline a soffrire. h
IL MIGLIORE TOTTI 7 Si impegna come un ragazzino, rigore ok, due volte fa da solo e sfiora il gol. Toglierlo sul 2-1 non è stata una buona idea. Ammonito, sarà squalificato. (Borriello s. v.)
All. MONTELLA 5,5 Parte bene, ma si incarta con i cambi. Il fiato grosso, è ovvio, non è colpa sua.
IL MESSAGGERO a cura di M. FERRETTI
DONI 5,5 Nel primo tempo deve esibirsi solo in un’uscita alta, e lo fa bene. Nella ripresa, prima del colpo di tacco di Amauri, non è mai impegnato. Sulla seconda rete del Parma forse avrebbe potuto fare qualcosina in più. CASSETTI 5,5 Attacca poco e male, difende in maniera approssimativa. N. BURDISSO 5,5 Da dimenticare i suoi tentativi di avviare l’azione della Roma; da censurare parecchie sue coperture centrali, troppo spesso affrontate con esagerata tensione. JUAN 6 Segna la rete del dueazero, sfiora nel finale di testa in tuffo quello del treadue e Amauri lo supera solo con quella prodezza di tacco. RIISE 4 Candreva, nel primo tempo, lo salta con facilità irrisoria; Valiani, nel secondo tempo, lo asfalta. Impresentabile, ormai da parecchie settimane. PIZARRO 6 Va al piccolissimo trotto, cuce il gioco della Roma e lascia il campo - per infortunio - con i giallorossi sul dueazero. DE ROSSI 5 Partecipa attivamente alla rete di Juan poi, uscito Pizarro, si smarrisce in un centrocampo in balìa del Parma. E, stanco, sbaglia anche appoggi che di solito non sbaglia mai. TADDEI 5,5 Riemdia il calcio di rigore che sblocca il risultato, ma è l’unica cosa veramente utile che riesce a fare in una partita carica di tante buoni intenzioni ma di poche, rare bellezze. BRIGHI 5,5 Parte trequartista alle spalle di Totti poi, con Simplicio in campo, va al posto di Pizarro, cioè al fianco di De Rossi. Corre molto, ma spesso lo fa senza usare la bussola. Il palleggio dei centrali del Parma lo manda quasi sistematicamente fuori giri. VUCINIC 5,5 Un diagonale sul fondo dal limite, nel secondo tempo, è l’unica giocata che si ricorda di una partita disordinata tecnicamente e un po’ meno tatticamente. Non accende mai la sua partita e, di conseguenza, quella della Roma. TOTTI 6,5 Al di là del gol su calcio di rigore, una prestazione a tutto campo in funzione della squadra. Corse, rincorse, palle recuperate e suggerimenti, spesso nel vuoto. Nella ripresa costringe Mirante alla deviazione in angolo con un destro dal limite, poi viene sostituito. A torto. Ammonito, salterà il Lecce. SIMPLICIO 4 Rileva Pizarro ma si sistema alle spalle di Totti (poi Borriello). Più dannoso che inutile. MENEZ 4 Gioca per se stesso, non per la squadra. E snobba la fase di non possesso. Più irritante che lezioso. Se gioca (gioca?) così, alla Roma non serve. BORRIELLO 5 Non gli arriva un solo pallone veramente giocabile, ma lui non appare animato dal sacro furore.
MONTELLA 5,5 E’ vero, lui non c’entra niente se la Roma cammina e non corre. Non è stato lui a fare la preparazione, non è lui il responsabile se la squadra dura al massino un’ora, settanta minuti. E’ anche vero che i cambi stavolta non gli danno niente, anzi peggiorano vistosamente la situazione, ma la sostituzione di Totti, fino a quel momento il migliore dei suoi, non convince assolutamente.
IL ROMANISTA a cura di D.GIANNINI
DONI 5.5 Giornata di completo relax per un tempo e mezzo, nel quale si fa notare solo per una buona uscita alta in due tempi. Poi quelli del Parma cominciano ad arrivare dalle sue parti come frecce. Incolpevole sul primo gol di Amauri, ma poco reattivo sul secondo che decreta l’ennesima giornata no.
CASSETTI 5.5 Capello nuovo, come per dare un “taglio” col passato di una stagione storta, anche se lui raramente è stato tra i peggiori. Ma non basta e la sua partita è anonima, senza acuti e senza errori da lavata di testa.
BURDISSO 5 Non può essere Burdisso il giocatore che al centro dell’area lascia un metro ad Amauri che segna il gol del 2-2. Nicolas gli salterebbe sugli stinchi a costo di rischiare il rigore, provando l’intervento volante alla Burdisso. Non non può essere lui. Anzi, sì, è lui. Purtroppo.
JUAN 6 Se fosse entrato uno di quei due colpi di testa nel finale, sarebbe stato l’eroe di giornata. Sarebbe stata una doppietta da favola. Ma non è un campionato in cui fate, principesse e principi vestono di giallorosso. Quelle due inzuccate escono (come 100 altre da quando è nella Capitale), non i tocchi di Amauri (lui non ha colpe sulla prima prodezza) che cancellano ancora una volta il lieto fine.
RIISE 5.5 Almeno stavolta non fa la “Riisata” (con due i, perché non c’è niente da ridere) a cui ci aveva abituato negli ultimi tempi. Non fa grossi danni dietro e prova a spingere davanti, va nello spazio due, tre, quattro volte. Ma non lo servono quasi mai. Quasi. Una volta sì, e mette dentro un cross da dimenticare.
PIZARRO 6 Forse non è solo colpa della sua uscita per infortunio. Forse è solo un caso se la Roma, dopo un primo tempo ben giocato e ben gestito, è crollata proprio senza di lui, che pure non è che avesse fatto sfracelli. Forse De Rossi sarebbe andato in affanno lo stesso. Forse avremmo pareggiato in ogni caso. Forse.
DE ROSSI 5 Mezzo punto in meno per quel tiro da 45 metri (quarantacinque) quando c’era da provare a riprendere una partita rovinata in una manciata di minuti. In quella conclusione senza senso, disperata, illogica, c’è tutto il momento suo e della Roma. Un tempo in cui ce la mette tutta e un altro che, boh...
TADDEI 5.5 Ok, è chiamato a fare l’equilibratore. Deve fare in modo che la Roma resti corta, che ci sia fluidità tra la fase difensiva e quella offensiva. Ma manca ancora la qualità. La prima parte del lavoro la svolge, ma quando c’è da ripartire spesso non ci arriva (fa eccezione l’azione del rigore). E non solo nell’ultima mezz’ora quando la luce si è spenta per tutti.
BRIGHI 5.5 Corre. Spesso neppure a vuoto. Ma da trequartista del 4-2-3-1 serve di più, servono gli inserimenti alla Perrotta. Che non c’è. Lui prova ad imitarlo, ma non è la stessa cosa. Almeno non in questo periodo.
VUCINIC 6 Sarà che ha la fortuna (si fa per dire) di uscire quando ancora non è arrivato il crollo psico-fisico. Ma è uno dei migliori. Corre su e giù come i tifosi vorrebbero che facesse sempre. Voglia, determinazione, un bel tiro fuori di poco. E alla fine pure qualche timido applauso.
TOTTI 7 Meno male che c’è lui. Che è il più forte. Sempre, da sempre, per sempre. Dal 1993, da 252 gol, da 600 partite. Che festeggia con un gol, con un rigore subìto e non concesso, con una partita sontuosa. Giocata come un ragazzino che si diverte a correre come un matto dietro a ogni palla, che pressa, che scatta, che inventa. Esce con i tre punti ancora in tasca. Subito dopo, due di questi volano via. Ma lui non ha proprio colpe.
MONTELLA 5.5 Non poteva essere tutto merito suo la vittoria di Bologna, non può essere tutta colpa sua la rimonta subita dal Parma che gli rovina l’esordio all’Olimpico da allenatore. Dice che rifarebbe tutte le scelte che ha fatto. Compresa la sostituzione di Totti decisa quando forse pensava che il risultato fosse già in cassaforte. Sicuro?
SIMPLICIO 5 Entrare per sostituire Pizarro non è mai facile. E lui fa poco per aiutarsi. Una partita anonima, cupa, come la luce di una giornata uggiosa che si affievoliva proprio mentre lui stava entrando. Nell’ultima mezz’ora la Roma esce della partita, e lui non ce la fa rientrare.
MENEZ 5,5 Mani incrociate dietro la schiena poco prima di entrare al posto di Vucinic.Va bene, lo abbiamo capito, lui è così. Lo fa anche quando poi illumina la scena con il suo talento. Ma stavolta no. Rimane quello con le mani incrociate, che si ostina a voler saltare tutti gli avversari.Anche quando non si può, anche quando non è giornata. Come ieri.
BORRIELLO 5 Entra nel momento peggiore. Col gol subito mentre sta lì sulla linea. Ma qualche mese fa in quel quarto d’ora avrebbe fatto il diavolo, si sarebbe dannato l’anima per il 3-2. Stavolta lo si ricorda solo per quello stretching ai piedi della panchina
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