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Roma, paradosso Mkhitaryan: l’armeno tra i migliori ma il rinnovo è lontano

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L'armeno ha cambiato ruolo ma non il rendimento. Eppure il suo futuro è in forte dubbio

Redazione

“Ho adattato Mkhitaryan in quella zona ed è stata una scelta felice. È quello che pensa meglio il gioco, che trova meglio gli spazi ed è il giocatore fondamentale di questa squadra”, così Mourinho alla fine di Sassuolo-Roma. Sergio Oliveira, Cristante, Veretout e Pellegrini non bastano quindi allo Special One a centrocampo. Non c’è un regista nella squadra, e questo si sapeva a fine mercato. Così, l’armeno ancora una volta è stato costretto agli straordinari. Svolti senza batter ciglio, e con una qualità decisamente elevata rispetto al resto del gruppo. Non è bastato né col Genoa, né a Milano e né ieri col Sassuolo. E a tutto questo si aggiunge il limite offensivo di Miki che lontano dalla porta non può garantire le cifre elevate tra gol e assist delle scorse stagioni. 

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La scadenza di avvicina: il futuro incerto di Henrikh

Il paradosso sta nel futuro. Mentre si è già arrivati al rinnovo di Mancini a 3 milioni più bonus (e non solo) sta passando in sordina la scadenza a giugno di Miki che al momento non ha incontri fissati con la Roma per un eventuale rinnovo. Alti e bassi in questo inizio di campionato, ma ultimamente l’armeno sta ritrovando continuità in un reparto che, oltretutto, non è il suo. Un po’ come il riadattato Cristante di Fonseca, Mkhitaryan scala a centrocampo per cercare di dare alla rosa quell’equilibrio che manca da tempo. “Non è facile sapere in che posizione finiremo il campionato” di questo l’ex Arsenal ne è consapevole, ma quello che ancora è incerto è il suo futuro. Con l’agente Raiola i rapporti sono ottimi, ma questo non basta. Mkhitaryan l’anno scorso sembrava sul punto di andar via con l’arrivo dell’ex nemico Mourinho ma alla fine si convinse a firmare un annuale senza opzione di rinnovo a circa 4 milioni di euro. Bonus più, bonus meno. Ora è la Roma ad avere dubbi vista l’esigenza di diminuire il monte ingaggi e nel frattempo per l'ex United si sono rifatti sotto alcuni club russi. Il numero 77 attualmente è il migliore, se così si può definire visto il livello mediocre dell’intero gruppo, degli uomini al servizio del tecnico portoghese. Anche le problematiche con Mou ai tempi inglesi sono superate viste le ultime parole di lode nei suoi confronti da parte dello Special One che implora giocatori di esperienza ai Friedkin.  Cosa manca? 

Martina Stella