«Luis tieni duro, qui è il tuo futuro». Non poteva essere meno intempestivo lo striscione appeso fuori da Trigoria per cercare di convincere Luis Enrique a restare sulla panchina della Roma.
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Montella è il favorito per il dopo Luis Enrique
«Luis tieni duro, qui è il tuo futuro». Non poteva essere meno intempestivo lo striscione appeso fuori da Trigoria per cercare di convincere Luis Enrique a restare sulla panchina della Roma.
Il tecnico asturiano, nonostante l'appoggio di dirigenza, squadra e parte della tifoseria, ha infatti comunicato proprio oggi che dopo la gara di Cesena lascerà la Capitale quasi sicuramente per prendersi un anno sabbatico in stile Guardiola e ricaricarsi le pile dopo un anno vissuto in perenne apnea.
Largo quindi al toto-successore, con un candidato però largamente in vantaggio su tutti gli altri: Vincenzo Montella. L'Aeroplanino, mandato via la scorsa stagione proprio per lasciare spazio a Luis Enrique, rappresenta adesso la prima scelta da parte della dirigenza romanista. Baldini e Sabatini si sarebbero infatti convinti che Montella, meglio di Villas-Boas, potrebbe portare avanti il lavoro iniziato dallo spagnolo.
In più, a differenza del portoghese, l'attuale allenatore del Catania già conosce l'ambiente e i senatori dello spogliatoio (da Totti a De Rossi passando per Perrotta e Burdisso), oltre ad avere un legame tale con la tifoseria da permettere un nuovo avvio senza eccessive pressioni. Per far atterrare l'Aeroplanino a Trigoria, però, servirà prima il via libera al decollo da Catania.
Montella ha infatti un ulteriore anno di contratto con gli etnei e, stando alle parole del presidente Pulvirenti, il club non sembra avere alcuna intenzione a lasciarlo partire. «Vincenzo è una persona seria e non ci ha detto che vuole andare via. Mi fido ciecamente del mio allenatore, per me resta - ha sottolineato Pulvirenti - A fine campionato ci riuniremo per preparare la prossima stagione insieme». «Montella è l'allenatore del Catania - ha quindi aggiunto - e per me lo sarà anche il prossimo anno. Non ho dubbi su questo».
Il presidente ha quindi confermato di «non avere ricevuto alcuna telefonata dalla Roma» e si è detto certo che «una società seria come quella giallorossa non ha sicuramente parlato con un tecnico che è vincolato con un contratto a un'altra squadra per un'altra stagione». In realtà, i primi contatti tra l'entourage di Montella e la Roma ci sarebbero già stati e l'ex attaccante del terzo scudetto romanista avrebbe fatto sapere di essere pronto a tornare a Trigoria, forse anche in virtù di una clausola che gli permetterebbe di liberarsi al termine della stagione.
Clausola o meno, comunque, la pista Montella appare di certo più agevole di quella che porta a Cesare Prandelli, commissario tecnico della Nazionale legato da una profonda amicizia a Baldini, ma anche alla Federcalcio con un contratto fino al 2014. (ANSA).
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