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Roma-Manchester City: i dati dei centrocampisti super

Emerge molto chiaramente come il Manchester City distribuisca diversamente dalla Roma l’impegno dei propri centrocampisti in fase di contenimento

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Roma-Manchester City è la sfida decisiva per il passaggio agli ottavi di Champions League. Una partita che metterà di fronte giocatori di livello impressionante da entrambi i lati e nonostante l’assenza di Sergio Aguero. Un match che avrà come decisivo il confronto tra i due reparti di centrocampo, tra i migliori in Europa. Abbiamo così provato a paragonare le statistiche dei quattro giocatori più utilizzati da Rudi Garcia e Manuel Pellegrini: da una parte Miralem Pjanic, Daniele De Rossi, Radja Nainggolan e Seydou Keita. Dall’altra David Silva (nonostante l’infortunio dell’ultimo mese), Fernandinho, Yaya Touré e Frank Lampard. Un confronto che mette in luce le qualità e le differenze che intercorrono tra le due squadre. La prima parte dello studio riguarda i dati medi, prendendo in esame la stagione in corso relativamente ai rispettivi campionati, il tutto suddiviso per l’impiego nei 90’ di gioco in modo da creare maggiore uniformità nelle statistiche. Dal punto di vista difensivo, abbiamo analizzato tackle, palle intercettate e falli commessi. Dal punto di vista offensivo, invece, dribbling riusciti, duelli aerei vinti, palle perse, palle lunghe, key-passes, assist e tiri.

Emerge molto chiaramente come il Manchester City distribuisca diversamente dalla Roma l’impegno dei propri centrocampisti in fase di contenimento. Se Garcia chiede a tutti un contributo grosso modo simile, Pellegrini sfrutta soprattutto Fernandinho e ha ormai svincolato Yaya Touré. Se l’ivoriano recupera nel complesso 1,9 palloni ogni 90’, il brasiliano addirittura 6,2, con una forbice di 4,3. Nella Roma, invece, si passa dai 3,8 di Pjanic ai 4,6 di Nainggolan. Dal punto di vista offensivo, invece, si capisce come i giallorossi sfruttino maggiormente un tipo di gioco più diretto: De Rossi completa 12,1 passaggi lunghi ogni 90’, Nainggolan 7,8. Mentre nel Manchester City non si va oltre i 5,1 di Lampard. A livello di individualità, spiccano i 2,7 key-passes di David Silva, i 3,3 tiri di Touré (e i suoi soli 1,9 palloni persi, dato per certi versi impressionante) e gli 1,8 contrasti aerei di Fernandinho. Garcia, anche qui, preferisce distribuire maggiormente le giocate e, per questo, i dati dei suoi non schizzano mai verso valori così elevati. Dal punto di vista percentuale, abbiamo analizzato invece passaggi completati a partita, percentuale realizzativa, percentuale realizzativa totale e SOT (l’indice che mette in rapporto tiri in porta con i tiri totali). La qualità complessiva è evidente: la percentuale di passaggi più bassa è l’85% di Lampard, mentre quella più alta il 93% di Keita. La Roma, però, non va al di sotto dell’88% di Nainggolan, dato incredibile anche perché associato a un’altra frequenza dei passaggi per tutti e quattro i giocatori coinvolti nell’analisi.

A livello di percentuale realizzativa (al netto dei rigori calciati), i dati più sorprendenti sono quelli dei due vecchietti: Keita ha il 100% (un gol con un solo tiro in porta), Lampard il 75% (3 gol con 4 tiri in porta). A livello di percentuale realizzativa totale, invece, Lampard è in testa con il 27,2% e Keita segue al 25%. La SOT migliore è quella di De Rossi, che ha il 50% (tre tiri in porta su 6 totali), mentre impressionano le qualità di Silva e Pjanic, con valori alquanto simili. Discorso a parte per Touré, nettamente peggiorato rispetto alla scorsa stagione e ora con un 25% di percentuale realizzativa, un misero 6,9% di percentuale realizzativa totale e un 27,9% di SOT.

Infine, abbiamo provato a incrociare i dati a coppie. Perché durante l’analisi ci siamo accorti di come le statistiche di Silva non siano così differenti da quelle di Pjanic, quelle di Fernandinho non siano dissimili da quelle di De Rossi, mentre quelle di Lampard assomigliano parecchio ai numeri di Keita. E, per certi versi incredibile ma vero, quelle di Nainggolan a quelle di Touré. Una prova in più di quanto il belga sia tremendamente importante nella Roma 2014-15.