(di Mirko Porcari)- Un sabato qualunque, in attesa della Roma. Week end da spettatori verso il “monday night” dell'Olimpico: contro il Torino di Ventura ci sono da scacciare i fantasmi di una stagione dai toni grigi, Zeman si affiderà ad un attacco da mille e una notte sperando in una crescita generale della squadra, con particolare attenzione alla fase difensiva.
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Roma, la società vuole una svolta. Con il Torino largo a Pjanic e Destro
(di Mirko Porcari) – Un sabato qualunque, in attesa della Roma.
CICLO – Nove punti in tre gare. Ordini dall'alto per una Roma in cerca della giusta alchimia: la dirigenza è stata chiara nei confronti dei calciatori – poche storie e molti punti – a ridosso di un trittico di campionato che, almeno sulla carta, offre il fianco ai giallorossi per aprire un mini-ciclo vincente.
Torino in casa, Pescara e Siena in trasferta: se, come sembra, Zeman non è in discussione, lo sono però la credibilità del progetto ed il credito illimitato offerto dai tifosi; niente più alibi e zero discussioni, una richiesta plausibile che arriva dopo un anno e mezzo di figure mediocri e aridità di soddisfazioni.
ZEMAN & DDR – Sono gli uomini della settimana: il primo, ovviamente, è il condottiero di una truppa dai ranghi non proprio serrati, il secondo continua a riempire le pagine dei quotidiani tra mercato e sensazioni personali.
Niente di buono, insomma, ma la necessità di convivere con tutte queste vicissitudini ha costretto Franco Baldini (a proposito, c'è da registrare la smentita di Unicredit sul possibile re-inserimento societario di Gian Paolo Montali) ad uscire allo scoperto: “Zeman non andrà via ed ha la nostra massima fiducia. De Rossi è la Roma e non vogliamo cederlo.”
Ammissioni di circostanza che placano poco o niente un ambiente afflitto da depressione cronica: più delle parole sono i risultati che mancano, contro i granata (complice anche il giorno feriale) si prospetta un Olimpico semi-vuoto, unica risposta sincera in un momento di confusione generale.
SCELTE – Nonostante le squalifiche tra difesa e centrocampo (Burdisso e Tachtsidis out per un turno, De Rossi fermato per tre giornate), Zeman deve fare i conti con i soliti dubbi di formazione: anche oggi Stekelenburg non ha preso parte all'allenamento e tutto porta ad una riconferma di Goicoechea tra i pali; al centro si rivedrà la coppia brasiliana formata da Castan e Marquinhos, mentre sulla sinistra non è da escludere un rilancio di Dodò con Balzaretti dirottato in panchina.
Se il chiarimento in settimana è servito, Miralem Pjanic sarà titolare per la quarta volta in questo campionato. Il bosniaco è reduce dalla gara in Algeria con la nazionale bosniaca ma la sua presenza dal primo minuto si inserisce in un percorso piuttosto logico: spezzoni di partita più che positivi contro Palermo e Lazio, un feeling “rattoppato” con l'allenatore, per il centrocampista è arrivato il momento di prendere in mano le redini della mediana. Senza Tachtsidis e De Rossi, l'unico ostacolo potrebbe essere Marquinho ma il boemo sembra orientato a presentare il trio composto da Florenzi (per il giovane gioiello il momento no della squadra è da imputare “ad un problema di concentrazione”), Bradley e, appunto, Pjanic.
In attacco, con Totti e Lamela punti fermi, il ballottaggio è tra Pablo Osvaldo e Mattia Destro: l'italo-argentino è reduce da un problema alla caviglia che gli ha fatto saltare l'amichevole dell'Italia contro la Francia, un indizio che alimenta le chances di vedere in campo l'ex senese.
Nella semi-perfezione del trio titolare, Destro si trova davanti l'opportunità di scalare le gerarchie mentali di Zdenek Zeman: dopo il gol (con espulsione) siglato al Palermo, l'Olimpico è pronto ad abbracciare nuovamente la voglia di rivincita dell'acquisto più costoso dell'estate romanista.
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