“Odio questa partita...” poche parole che disegnano una certezza, il web nerazzurro che si prepara ad affrontare la gara contro la Roma senza riuscire a pensare al passato: c'è Mancini a guidare l'Inter, forma di un'epoca tra successi e sfide infinite che non trova sostanza nella realtà, costruita sul fascino di un ritorno e sulla mediocrità di una rosa con molti punti interrogativi.
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Roma-Inter, il web nerazzurro: “Odio questa partita. Festeggio se pareggiamo, sarebbe un’impresa…”
“La realtà è che loro sono troppo forti e noi abbiamo tantissime assenze importanti. Ma ce lo vedete Campagnaro sulla destra che prova a fermare Gervinho?”
“Non si possono paragonare le due squadre” l'amara considerazione di tanti supporters interisti, impegnati a valutare le reali possibilità di fare bene all'Olimpico: “Dire che sarà dura è dire poco...Una gara del genere mi intristisce perché mette a nudo tutta la differenza tra noi e loro...” da Mazzarri al Mancio, l'effetto placebo dato dalla svolta in panchina ha solamente anestetizzato i problemi di fondo nella gestione della società e dello spogliatoio, aggiungendo interrogativi sui quali i tifosi cercano di confrontarsi.
“Fino ad ora non si è visto granché, se davvero abbiamo intenzione di fare qualcosa di buono si devono cominciare a vincere le gare contro le grandi” parole che sottolineano una divisione concreta nell'immaginario collettivo del popolo interista, costretto dagli eventi a creare una dicotomia tra le ambizioni dei due club: “Se perdiamo con la Roma siamo sotto al Sassuolo in classifica...” prospettive dai toni nerissimi che vengono alimentate dall'implacabilità delle statistiche “In casa i giallorossi sono una macchina da guerra, se guardiamo ai numeri non abbiamo speranza: hanno vinto le ultime sei partite facendo 14 gol senza subirne nessuno...Ditemi voi come possiamo pensare di fare bene...”
Come sempre ci sono orgoglio e voglia di rialzare la testa a fare da contrappeso al fatalismo: spingere sull'acceleratore per mettere in difficoltà gli automatismi degli uomini di Rudi Garcia, una tattica semplice quanto difficile da applicare davanti al pubblico giallorosso. “Se la mettiamo sul lato dell'agonismo forse qualcosa si può fare. Ovviamente il contropiede sarà l'unica soluzione per tentare di segnare, il resto lo lasciamo alla fortuna.” ricetta che sa di provincialismo, ma questo è quanto l'Inter di questi tempi può offrire: “Anche perdere dignitosamente non mi dispiacerebbe. Poi vedremo al ritorno se cambierà qualcosa” una proiezione a lungo termine che non placa la diffusa preoccupazione nell'affrontare Totti, Gervinho e compagni, avversari il cui valore raddoppia se si analizzano le indisponibilità con cui Mancini dovrà fare i conti.
“La realtà è che loro sono troppo forti e noi abbiamo tantissime assenze importanti. Ma ce lo vedete Campagnaro sulla destra che prova a fermare Gervinho?” il classico gioco delle figurine che va a braccetto con il pessimismo galoppante tra le stringe di internet: “La mia idea di impresa per la gara di questa sera? Senza dubbio un pareggio...Festeggerei se uscissi con un punto dall'Olimpico...”
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