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Roma-Inghilterra, non solo dolori: la prima coppa europea vinta col Birmingham

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In bacheca, i giallorossi possono annoverare anche una Coppa anglo-italiana, conquistata ai danni del Blackpool nel ‘72. E poi ci sono gli ottavi con il Leeds del 1998 da non dimenticare

Redazione

C’è stato un periodo, molto lontano, che il calcio richiamava le immagini di Italia e Inghilterra, soprattutto per le squadre di club. Ora la Serie A non ha lo stesso appeal della Premier League (e neanche gli stessi campioni), a dimostrarlo è stata ieri la partita che ha fatto il Manchester City di Pep Guardiola contro il Real Madrid: uno spettacolo per ogni amante del pallone. Ma un tempo sì, dicevamo. E la Roma, nonostante qualche sconfitta memorabile soprattutto negli ultimi anni (vedi United o Liverpool), ha collezionato anche delle vittorie importanti contro i giocatori d’Oltremanica.

Il trionfo col Birmingham e le lacrime col Liverpool

Il primo trofeo conquistato in Europa dai giallorossi è arrivato, per esempio, contro il Birmingham. Nella doppia sfida del 1961 di Coppa delle Fiere ad avere la meglio era stata infatti la squadra di Alfredo Foni: all’andata finì 2-2, con la Roma che venne rimontata nel finale dopo essere andata in vantaggio grazie alla doppietta di Pedro Manfredini; al ritorno all’Olimpico, invece, un autogol e la rete al 90’ di Paolo Pestrin regalarono il successo ai capitolini. Nel torneo Uefa andato in scena dal 1955 al ‘71, in cui i giallorossi arrivarono anche in semifinale, due le sconfitte contro gli inglesi: contro lo Sheffield Wednesday agli ottavi nel 61-62, e contro il Chelsea nel primo turno nella stagione 65-66.

Nel ‘72, poi, è arrivato il secondo (e ultimo) trofeo internazionale della Roma: la Coppa anglo-italiana. Contro il Blackpool, migliore inglese, gli undici di Helenio Herrera vinsero per 3-1, con tanti saluti ai mandarini dalla Capitale.

Roma-Inghilterra, non solo dolori: la prima coppa europea vinta col Birmingham- immagine 2

Veniamo alla Coppa dei campioni, dal ‘92 ribattezzata Champions League. Il trofeo dalle grandi orecchie è un sogno svanito sul più bello per i tifosi giallorossi. Nella finale di Roma del 30 maggio 1984, l’errore sul dischetto di Ciccio Graziani regalò al Liverpool il quarto titolo della sua storia, e alla Roma un’impresa da tramandare ai più piccoli che non l’hanno vissuta. Una piccola rivincita contro i Reds è arrivata nel 2002: da campioni d’Italia, Francesco Totti e compagni sono tornati a calcare i palcoscenici dell’Europa che conta. E all’Olimpico sono riusciti a vincere 1-0, salvo poi perdere 2-0 ad Anfield: eliminazione ai gironi, ma un’altra vittoria da aggiungere nel palmares.

La maledizione da Champions continua

L’anno successivo a mettere i bastoni tra le ruote alla Roma c’è l’Arsenal, sconfitta in casa e pareggio nel girone: non si va avanti, ma non per colpa degli inglesi. Nel 2007, un’altra cocente delusione arriva sempre Oltremanica. Ai quarti di finale, lo United di Cristiano Ronaldo ribalta il 2-1 dell’andata, e all’Old Trafford elimina la Roma mettendo a segno sette reti. La storia si ripete l’anno dopo: i Red Devils si mettono ancora nel cammino dei giallorossi che, dopo aver battuto il Real Madrid agli ottavi, abbandonano la Champions: il passivo è meno pesante - 0-2 all’andata all’Olimpico, 1-0 al ritorno. Nei gironi, però, la Roma era riuscita a pareggiare per 1-1 in casa.

Poi il 2009. Rullata per il Chelsea nella fase a gironi (4-1 il computo totale per i giallorossi), Totti e compagni lasciano il torneo per mano dell’Arsenal agli ottavi di finale, e solo ai calci di rigore. Nel 2015, è il City (con il Bayern Monaco) a giustiziare la Roma ai gironi: c’è l’Europa League, almeno, come premio di consolazione. Nove anni dopo, la formazione di Eusebio Di Francesco arriva in semifinale. Contro il Liverpool, perde ma ci prova, lo sappiamo. Nei gironi, però, non concede la rivincita al Chelsea: 3-3 a Stanford Bridge, e 3-0 in Italia: la Roma c’è ancora.

Newcastle e Leeds, in coppa Uefa si sorride

Anche in Coppa Uefa prima ed Europa League poi. Nell’anno del secondo scudetto, arriva fino agli ottavi, e ai gironi riesce a segnare un gol in più dell’Ipswich Town (finisce 4-3 per i giallorossi). Nel 98/99, il sogno finisce per mano dell’Atletico Madrid, ma contro il Leeds a vincere la doppia sfida sono i romanisti. Che l’anno dopo si prende la rivincita agli ottavi di finale, sempre con una vittoria di misura e un pareggio a reti bianche. Per arrivarci, però, la squadra di Fabio Capello aveva battuto un’altra inglese: era il Newcastle, e bastò un rigore del capitano a mettere le cose in chiaro.

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Ancora il Liverpool, l’anno dopo: il 2-0 a Roma agli ottavi compromise l’accesso ai quarti nonostante la vittoria ad Anfield, così come nel 2006 quando a fermarli fu il Middlesbrough che aveva segnato all’Olimpico, altrimenti era un pareggio. Nel 2010, con il Fulham ha vinto la Roma. E dieci anni dopo, in finale è arrivato il Manchester United, lo sappiamo.

Ci sono state sconfitte amare, è vero, ma questo non significa che le vittorie non siano arrivate. Non c’è nulla da sovvertire, forse: contro il Leicester basta comportarsi da Roma.

MARIACRISTINA PONTI