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Roma, è il giorno di Borini. Ma il sogno si chiama Robben

(di Mirko Porcari) – Passato il giorno delle comproprietà, individuato da molti come il punto cruciale per il mercato giallorosso, la Roma può tuffarsi nell’estate del calciomercato:

Redazione

(di Mirko Porcari) - Passato il giorno delle comproprietà, individuato da molti come il punto cruciale per il mercato giallorosso, la Roma può tuffarsi nell’estate del calciomercato:

al momento c’è Borini a rappresentare una delle poche certezze dalle parti di Trigoria, il resto è un “work in progress” che si protrarrà fino al ritiro di Brunico.

CERTEZZA – Tutti contenti, o almeno così sembra: le buste hanno rivelato la voglia romanista di avere Fabio Borini, un investimento complessivo di 9 milioni circa che vale a Zeman un’opzione di tutto rispetto; le frenetiche ore di ieri, quando tra Parma e Roma non si era arrivati a nessun accordo formale, avevano fatto pensare ad intrighi calcistici e accordi nell’ombra: gli emiliani che flirtano con il Liverpool e la Roma ingabbiata in un gioco al rialzo, una situazione scomoda risolta nell’anonimato delle offerte sigillate; a conti fatti l’attaccante è tutto giallorosso (l’ammissione di Leonardi, amministratore delegato del Parma, fa capire quanto la compagine capitolina punti sul giovane: “Lo hanno voluto fortemente, lo dimostra la valutazione di quasi 11 milioni data al giocatore”) un’evoluzione che esaudisce i desideri di sicurezza manifestati dall’ex Chelsea (“Ha coronato il suo sogno” le parole “ a caldo” del suo procuratore”) e le necessità del mister boemo, affascinato dalla duttilità e dallo spirito di sacrifico della rivelazione dello scorso campionato.

MISTERO – Mattia Destro è l’uomo del momento: tutti lo vogliono ma nessuno sembra avere le idee chiare; si sono creati due schieramenti “virtuali”, con Siena/Juventus da una parte e Genoa/Inter dall’altra, trincerate su posizioni opposte ma pronte a scatenare un’asta per il cartellino del giocatore. La Roma si è mossa da terzo incomodo: giorni fa è stata respinta un’offerta di 12 milioni fatta recapitare al Genoa, tutto fa pensare che nelle prossime ore si possa capire meglio il futuro di questo attaccante sognato da mezza Serie A.

SOGNI – Due nomi su tutti: Arjen Robben e Stevan Jovetic. Caratura internazionale differente ma talento illimitato, due generazioni a confronto accumunate dalla classe e da un prezzo stratosferico; la seconda Roma americana è quella della rivoluzione-bis: con Zeman per dare spettacolo e valorizzare un parco giocatori già di buon livello, riportando la gente allo stadio e alimentando sogni e desideri. Nell’estate l’azzardo potrebbe fare rima con top player: l’olandese ha appena rinnovato con il Bayern Monaco ma alcuni problemi legati all’ambiente e a rapporti non idilliaci con Ribery potrebbero portarlo a guardarsi intorno. Certo, da qui a pensare che possa essere proprio Roma la meta ideale passano fattori che assumono le sembianze di veri e propri ostacoli: valutazione, ingaggio e prospettive di vittoria, tre caratteristiche che difficilmente riusciranno a combaciare con le richieste del club tedesco e dell’entourage del fantasista. Il sogno, dunque, è destinato a rimanere tale.

Per Jovetic la questione è soprattutto economica: Montella, Pradè e i Della Valle hanno assicurato di voler ripartire da lui per costruire un nuovo ciclo nella Fiorentina ma la prospettiva di offerte irrinunciabili potrebbe far vacillare le sicurezze dei dirigenti viola. La base di 25 milioni spaventa, non c’è dubbio, ma non sono da escludere sorprese legate al destino di Pablo Osvaldo (senza dimenticare Marco Borriello, un altro attaccante destinato a cambiare aria), uno dei pochi che in casa romanista ha estimatori concreti (Daniele De Rossi a parte, per il quale ricomincia il tormentone sull’interesse del Manchester City) in giro per l’Europa. “Ha molti club che sono interessati” ha ammesso l’agente Fifa Fusco, sempre molto attento ai movimenti di mercato internazionali.

Chi, come al solito, guarda in faccia alla realtà è Francesco Totti, tornato dalle vacanze è già pronto a riprendere in mano la squadra giallorossa: c'è uno Zeman in più, una garanzia per il Capitano e la voglia di ricominciare dopo un anno buttato. "Cercherò di farmi trovare in forma prima del ritiro, con Zeman sarà dura...Cosa manca alla Roma? Parlerò in conferenza stampa a luglio." Basta solo aspettare.