Il mancato abbaglio al fanalino di coda – e “caotico”- Parma ha ripristinato per la Roma le polemiche delle scorse settimane, senza dimenticare quella peculiarità della piazza capitolina che potremmo definire caratterizzata da un “umorismo bipolare” che ormai hanno imparato a conoscere anche al di fuori del Grande raccordo anulare. Se il club di Trigoria manterrà quindi l’attuale piazzamento potremmo parlare di un’altra occasione sciupata? L’attualità dice che la Roma è seconda e paradossalmente potremmo affermare che – almeno per il momento – ha invertito il trend del passato, quando solo una volta si è confermata sulla piazza d’onore dopo aver chiuso l’annata precedente sul secondo gradino del podio (era successo ai tempi di Spalletti).
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La Roma contro la statistica del secondo posto
L’attualità dice che la Roma è seconda e paradossalmente potremmo affermare che – almeno per il momento – ha invertito il trend del passato
E se il terzo posto ottenuto nel campionato antecedente il vittorioso Mundial ‘82 è stato poi archiviato dallo scudetto, forse in pochi si sarebbero aspettati una stagione deludente come quella successiva: al sogno sfumato della Coppa dei Campioni ed equivalente agli addii del Barone e di Agostino Di Bartolomei. Da uno svedese all’altro, perché la rimonta sfiorata nel 1986 rappresentò una grande illusione per la piazza e l’affezionato popolo giallorosso: un’annata deludente che fece chiudere anzitempo il rapporto tra la Roma e Sven Goran Eriksson. Nel corso di un ciclo un’annata storta può capitare, come quella della Roma capelliana nel torneo successivo ai Mondiali asiatici del 2002, a differenza di quella squadra che due anni dopo rimase orfana del tecnico di Pieris. La fine di un’era, come accadde nell’ultima stagione di spallettiana memoria, dodici mesi dopo due secondi posti consecutivi (tre se consideriamo Calciopoli).
E il sogno intrapreso con Claudio Ranieri ed evaporato a mezz’ora dal traguardo? Quella Roma si arrese all’Inter di Mourinho, venendo scavalcata nel finale di stagione, dopo una sconfitta casalinga contro la Sampdoria. Fu un’altra illusione. Un exploit isolato in mezzo ad altri tre campionati in tono minore. E la Roma di oggi? Saprà sfuggire alla sua statistica? Il mix tra presente e passato ci porta a dire che per fortuna il Bar Sport non chiuderà mai.
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