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I giallorossi non decollano. La cura Montella non funziona

(di Andrea Corradetti) Dopo il deludente pareggio subito contro il Parma in casa Roma sono due le certezze: continuando a giocare così il quarto posto resterà un miraggio e il futuro di Adriano sarà altrove.

Redazione

(di Andrea Corradetti) Dopo il deludente pareggio subito contro il Parma in casa Roma sono due le certezze: continuando a giocare così il quarto posto resterà un miraggio e il futuro di Adriano sarà altrove. L’Imperatore dovrà cercare infatti un altro club, magari in Brasile, pronto a dargli la stessa fiducia ricevuta, e puntualmente disattesa, dalla Città Eterna. Piazza che, dopo il 2-2 dell’Olimpico, si è risvegliata più delusa che mai. I tifosi, infatti, dopo le dimissioni rassegnate da Ranieri, si attendevano una reazione da parte di Totti e compagni, un moto d’orgoglio per risalire la china e puntare dritti alla conquista dell’ultimo posto utile per la Champions League. La vittoria a Bologna e l’esordio del nuovo tecnico Montella avevano alimentato speranze, riaccendendo sopite ambizioni d’alta quota.

L’ennesima delusione della stagione ha invece fatto ripiombare l’ambiente in un limbo fatto di sfiducia e scetticismo. A destare le maggiori perplessità sono i sempre più frequenti cali fisici e di concentrazione che colpiscono la Roma nelle fasi finali di gara. La squadra di Montella, come testimoniano i gol presi nell’ultima mezz’ora (ben 24 sui 38 totali, ndr) e le rimonte subite in stagione (già 6 in campionato, ndr) ha un problema sia di testa che di gambe. «C’è stato un calo evidente nel quarto d’ora finale – l’ammissione dell’Aeroplanino a fine partita -. Abbiamo bisogno di alzare il ritmo, la squadra lo sa e col lavoro si può migliorare, ma serve tempo». Stranamente, però, la sessione di allenamento di domani è stata annullata. Eppure, la sabbia nella clessidra giallorossa è proprio l’elemento che comincia a scarseggiare. La Roma, infatti, ha già perso 14 punti a causa delle rimonte subite. Oltre ai punti, poi, lungo il cammino è stato perso anche Adriano. Ieri l’attaccante brasiliano, non presentandosi alla visita di controllo col professor Castagna programmata a Trigoria, ha definitivamente fatto perdere la pazienza alla dirigenza giallorossa. Ovviamente, considerato il passato “problematico” del giocatore, la Roma si era tutelata inserendo nel contratto una serie di clausole alle quali poter appellarsi in caso di comportamenti non professionali, clausole che verranno puntualmente utilizzate e che potrebbero costare al giocatore la rescissione. La società giallorossa, però, non vorrebbe chiudere il rapporto in maniera traumatica. Per questo, nelle prossime 48 ore, il direttore operativo Gian Paolo Montali incontrerà proprio Adriano e il suo agente, Roberto Calenda, per cercare di raggiungere un accordo (come ad esempio una risoluzione consensuale, ndr) che non crei ulteriori problemi al giocatore – tutt’ora infortunato alla spalla destra – e permetta alla Roma di uscirne in maniera appropriata dal punto di vista dell’immagine.