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Riccardi, da baby prodigio a esubero: parabola di un talento (quasi) perduto

Getty Images

Il classe 2001 è rimasto senza squadra in estate e si ritrova fuori rosa con la Roma, ma sotto contratto fino al 2023

Redazione

Come si fa a passare dall'essere il talento più cristallino di tutte le giovanili della Roma e della Nazionale, a diventare un esubero dimenticato un po' da tutti? Domandare ad Alessio Riccardi, oggetto dell'ira dei tifosi quando due estati fa stava per essere ceduto alla Juventus insieme a Bouah in cambio di Rugani, e ora confinato nel gruppo esuberi con la consapevolezza di non poter giocare almeno fino a gennaio. Dopo una stagione in prestito al Pescara, passata tra panchina e tribuna, il classe 2001 si è ritrovato senza offerte concrete. O meglio. Sarebbe potuto andare in Serie C, ma per aspettare qualcosa di meglio si è trovato con il più classico dei cerini in mano. La Roma ce l'ha sotto contratto fino 2023 e non ha intenzione di reintegrarlo in rosa. Con Fonseca non ha mai avuto chances, ritenuto troppo "leggero" fisicamente. E Mourinho non lo ha mai preso in considerazione. E' tornato in campo con la Nazionale U20 per due spezzoni di partita contro Polonia e Serbia, senza lasciare il segno. Ad appena 20 anni il tempo è ancora dalla sua parte, ma dovrà riprendere in fretta in mano la sua carriera per tornare a sognare una storia da campione.