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La replica di Nedved a Totti: “Dopo quelle parole da noi non sarebbe più capitano”

"Apprezzo il Totti campione e tutto quello che ha fatto, ma quello che ha detto è grave e non capisco il collegamento che fa tra la Juventus e gli episodi".

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A più di ventiquattr'ore dal fischio finale di Juventus - Roma non sembrano placarsi le polemiche.

La tensione dei novanta minuti in campo e al di fuori del terreno di gioco si è subito spostata nella zona mista dello Juventus Stadium, ora i battibecchi si sono spostati nei salotti televisivi, dopo che in mattinata si sono affacciati anche nei palazzi della politica.

Ieri sera Pavel Nedved è stato ospite di Tiki Taka, la trasmissione Mediaset condotta da Pierluigi Pardo e l'argomento, era inevitabile, è stata la sfida al veleno di ieri sera. Il dirigente bianconero non ha scelto la strada della diplomazia, spiegando senza troppi giri di parole quello che pensa dell'accaduto, dei fatti di campo ma non solo.

Particolarmente piccata, dura se vogliamo, la replica a Francesco Totti. Il capitano della Roma a fine partita aveva rilasciato dichiarazioni pesanti cariche di allusioni, parole per i quali molti hanno chiesto il deferimento del tesserato giallorosso. Lo sfogo non è piaciuto nemmeno al ceco che è passato al contrattacco:

"Ogni volta viene tirata in ballo la Juve per cose che non la riguardano direttamente. Le frasi di Francesco mi hanno fatto arrabbiare. Lui non è mai arrivato a giocare per una squadra così grande come la Juve e per questo non capisce cosa vuol dire. Se lavori per la Juve hai tutti contro. Lo stimo perché è un grandissimo campione, ma se il capitano della mia squadra dice quello che ha detto lui alla sesta giornata, non so se rimane capitano. Uno può dire che il campionato è falsato alla sesta giornata? Se da qui in avanti succede qualcos'altro, cosa facciamo? E vi dico che Rocchi è uno degli arbitri più bravi che abbiamo in Italia".

Gli arbitri possono sbagliare, la moviola in campo non solo non risolverebbe tutti i problemi, ma toglierebbe anche molto fascino al gioco del calcio per come lo conosciamo. Questo il succo del discorso di Nedved che poi commenta anche nello specifico le decisioni del fischietto fiorentino:

Il contatto Holebas-Marchisio? Per me è rigore, c'è la spinta. Sul rigore dato alla Roma nessuno ha capito cosa è successo. Il recupero extra? Caceres è rimasto a terra, per questo Rocchi ha concesso 30 secondi in più. Il rigore su Pogba? Parlare di centimetri mi sembra ridicolo, Rocchi ha visto che il nostro giocatore era sulla linea, non c'è nulla di clamoroso: è rigore netto. Una giornata a Morata e due a Manolas? Giusto così.

Ma il ceco è pronto a fare il mea culpa quando gli viene chiesta un'opinione sul comportamento dei tifosi dello Stadium. Non gli sono piaciuti i fischi a Totti al momento della sostituzione, così come non ha gradito il comportamento di tutti quelli che hanno insultato e creato qualche disagio in tribuna nei pressi della panchina giallorossa:

"Mi sarebbe piaciuto sentire gli applausi per Totti nel momento in cui ha lasciato il campo, ma purtroppo questa cultura in Italia non ce l’abbiamo. Quando giochi in trasferta ti prendi gli insulti e io ne so qualcosa. A me le panchine così a contatto con i tifosi piacciono tantissimo, coinvolgi gli spettatori quando però questi ultimi hanno rispetto nei confronti degli atleti. Il fatto è che in Italia c’è la cultura del tifare contro, più che del tifare per la propria squadra. E questo è brutto".

A proposito di questo, lo stesso dirigente bianconero ha annunciato che grazie alle telecamere di sicurezza sono stati individuati già due tifosi responsabili di una condotta non adeguata e la ricerca continua, contro tutti la società prenderà opportuni provvedimenti, questo è uno dei vantaggi di uno stadio di proprietà, come ha sottolineato lo stesso Nedved. In contemporanea o quasi in un'altra trasmissione, il Processo del Lunedì di Rai Sport 1, a parlare dei fatti di ieri, ma non solo, c'era l'amministratore delegato dei torinesi. Le parole di Giuseppe Marotta non si discostano molto da quelle dell'ex calciatore, in particolare ritiene eccessiva la definizione di "campionato falsato" con appena sei giornate disputate e tanti punti ancora in palio:

Apprezzo il Totti campione e tutto quello che ha fatto, ma quello che ha detto è grave e non capisco il collegamento che fa tra la Juventus e gli episodi. Di sicuro la Juventus negli ultimi anni ha vinto meritatamente i tre scudetti, lo sottolineo per rispetto delle istituzioni e dei nostri tifosi. Il suo giudizio è fuori luogo perché non si basa su fatti concreti. Se parliamo di campionato falsato con 96 punti a disposizione... che poi il campionato è diverso da una competizione col doppio confronto perchè in campionato ci sono vantaggi e svantaggi. Ci sono state scene non belle, alcune che non dovremmo far vedere ai nostri figli, ma da qui a parlare di campionato o risultato rubato...