La Roma paga salati i cori di stampo razzista intonati da una parte dei suoi ''tifosi'' durante la partita con il Milan al Meazza, domenica sera. Cinquantamila euro di multa, piu' la diffida, con il rischio di vedersi squalificare l'Olimpico, ovunque le offese agli avversari di colore dovessero ripetersi.
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Razzismo, multa salata e diffida. La Roma contro i suoi tifosi, Blatter: “Sono sconvolto”
La Roma paga salati i cori di stampo razzista intonati da una parte dei suoi ”tifosi” durante la partita con il Milan al Meazza, domenica sera.
Un episodio gia' grave in se', ma ulteriormente amplificato dal prestigio del palcoscenico, tanto da varcare i confini nazionali e suscitare l'intervento del presidente della Fifa. ''Sono sconvolto nel leggere degli insulti razzisti in Serie A la scorsa notte'' ha scritto in un tweet Joseph Blatter. ''Inaccettabile'' gli ha fatto eco il ministro per le pari opportunita', lo sport e le politiche giovanili JosefaIdem, che invita i giocatori a prendere posizione contro l'intolleranza. La Roma per prima si e' dissociata senza tentennamenti dalle gesta di quegli sconsiderati, condannando ''ogni forma di abuso razziale. Questo tipo di comportamento da parte di qualsiasi tifoso, inclusi i nostri, e' totalmente inaccettabile - e' stata la dura presa di posizione del club - Siamo impegnati ad affrontare con determinazione la questione con l'obiettivo di eliminare tale problema dallo sport e di promuovere il rispetto verso tutti''.
Ma e' l'intero movimento ad interrogarsi sul ripetersi di certi fatti. Dannosi dal punto di vista dell'immagine e della sostanza, e oltre tutto anche sotto il profilo tecnico, visto il non grande appeal che la serie A gia' offre a campioni stranieri. Il giudice sportivo ha sottolineato, tra l'altro, che i cori di scherno erano stati indirizzati non solo a Mario Balotelli - che aveva reagito portandosi il dito davanti alla bocca - ma anche ad altri due giocatori di colore del Milan: non solo vecchie ruggini, dunque, tra tifosi giallorossi e l'attaccante ex Inter. All'inizio del secondo tempo l'arbitro Gianluca Rocchi era stato costretto a sospendere la partita per 90 secondi, mentre l'altoparlante lanciava appelli agli ultra' giallorossi perche' cessassero i 'buu'.
Altrimenti la partita rischiava di essere interrotta definitivamente. L'arbitro e' stato ''perfetto'' nell'applicare il regolamento per stroncare l'incivilta' di alcuni, ha commentato il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi. ''Ovviamente la collaborazione degli arbitri e' massima. Ma questo atteggiamento - ha sottolineato Nicchi - non puo' andare oltre le regole: il direttore di gara deve sospendere temporaneamente e non definitivamente. Non ci possiamo assumere responsabilita' di ordine pubblico che spettano ad altri''.
''La percezione e' che in certe zone dello stadio si possa fare di tutto'' e' il parere del presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi. ''Bisogna far sentire certe persone sempre piu' minoranza, portare fuori chi si comporta male''. Missione non facile perche' ''e' sempre molto sottile il crinale fra penalizzare la maggioranza che e' allo stadio per godersi lo spettacolo e il punire la minoranza che lo inquina''. ''La prima reazione e' di rabbia, ma sono cresciuto e ho capito che non si fanno i 'buu' solo per razzismo - e' la lettura di Fabiano Santacroce, difensore del Parma di papa' italiano e madre brasiliana - ma per fare un dispetto al giocatore. In questo caso se e' nero gli si fa 'buu', altrimenti lo si insulta magari in un'altra maniera''.
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