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Ranieri: “Nessuna speranza per il futuro. Mi hanno chiesto di restare con altro ruolo e ho detto no”

LaPresse

Le parole del tecnico dopo la vittoria con la Juve: "Voglio allenare ancora e sentirmi vivo. Rinforzi? La società sa quello che deve fare e starà aspettando di sapere dove finiremo in campionato"

Redazione

La Roma vince 2-0 a contro la Juve grazie ai gol di Florenzi e Dzeko. A fine partite è arrivato il commento di Claudio Ranieri. Le sue parole:

RANIERI A SKY

Partita importantissima con una Juve vera, voi maturi e molto bravi nel secondo tempo.

Soddisfatto, c'è voluto un grande Mirante che ha fatto cose ottime. Dobbiamo continuare a credere che ogni cosa sia possibile, non dipende da noi ma dobbiamo arrivare fino in fondo con la coscienza a posto.

Lei sta facendo bene e le sue parole sul suo futuro hanno sorpreso: perché lei ha deciso così, c'è stata una telefonata da Pallotta o percepisce qualcosa? Perché non si dà speranze?

Non percepisco niente, io ho firmato per un anno. Non mi va di darmi speranze, penso solo a lavorare.

Questa tua gestione serve a far passare il messaggio che serve soffrire per ottenere risultati?

Essendo già stato qui ed essendo romano e tifoso so vita, morte e miracoli di ogni cosa. Qui sono a casa mia, io ho girato il mondo e dove sono stato ho cercato sempre di impostare un rapporto leale con i giocatori. Esigo il massimo da loro e da me, si scherza e si gioca ma in campo si dà sempre il massimo.

E' la quarta partita senza subire gol: quanto dipende dal portiere o da altro?

Dipende un po' da mille cose, non voglio che si vada a pressare molto alto. Lo abbiamo fatto un paio di volte oggi e la Juve ci ha infilato. Così i difensori si sentono più sicuri e gli avversari hanno meno spazio, è il succo di un discorso fatto in settimana. Questo non vuol dire che non sappiamo attaccare, vogliamo attaccare in una certa maniera, oggi siamo stati un po' frenetici e in alcune palle dovevamo essere più sereni nel giocare la palla.

Alla fine hai avuto ragione, con giocatori macchinosi come Fazio in campo aperto vai in difficoltà. Per caratteristiche hai fatto questa scelta.

Certo, io non ho un credo calcistico e voglio che si giochi così. Io mi adatto ai miei giocatori, cerco di mettere i migliori e devo dare un equilibrio alla mia squadra. Poi sono criticabile perché gioca uno e non l'altro, ma fa parte del gioco e io devo stare in pace con me stesso.

Per restare a Roma accetteresti di avere un ruolo di supervisore per far crescere qualcuno in panchina?

Quando sono stato contattato mi è stato offerto il 'dopo' e io ho detto 'no, ancora mi diverto a fare l'allenatore'. Per cui finisce l'anno e finisce tutto.

O finisce tutto o sei l'unico allenatore.

Io faccio l'allenatore, il mio scopo è essere allenatore, essere vivo, voglio decidere con la mia testa, prendermi le critiche e gli insulti. Io sono fatto così, voglio andare per la mia strada.

Dove deve essere rinforzata questa squadra?

Dal momento che sto dentro so quello che bisognerebbe fare ma questo non vuol dire nulla. La società lo sa meglio di me quello che deve fare e starà aspettando di sapere dove saremo a fine campionato.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

Puoi esprimere a 180’ dalla fine la percentuale di arrivare in Champions? Perché la rinuncia a De Rossi?

Non faccio percentuali né previsioni, siamo a ridosso delle altre, siamo in diverse a lottare per l’Europa e non dipende solo da noi. Abbiamo sbagliato a Genova, speriamo che quel punto ci permetta di entrarci. Dobbiamo giocare le ultime due partite al massimo della motivazione e convinzione e aspettare gli altri. Con Daniele avevo parlato, si era allenato solo un giorno e mezzo con me e mi ha detto di preferire di aspettare e magari giocare nel corso. Non ne ho avuto bisogno, meglio così.

La scelta del 4-3-3 era stata modellata su De Rossi o ci aveva pensato a prescindere?

La motivazione era aver visto bene Zaniolo, volenteroso. Durante gli allenamenti cerco sempre di cambiare, non gioco sempre col solito sistema. Avevo fatto una squadra 4-3-3 contro una normale e mi erano piaciuti molto e ho pensato a questo tipo di formazione, non pensando a Daniele che non era neanche in campo.

Parliamo di due romani: Florenzi, che si è preso una rivincita rispondendo col pallone e non con le parole a Ronaldo, e De Rossi: ragiona ancora sul possibile rinnovo?

Non ho mai parlato con lui di questo fatto, spero abbia ancora voglia di giocare perché è ancora troppo importante: magari non può giocare sempre ma quelle che gioca lo fa al 100%. Kluivert non dava la copertura a Florenzi, ho cercato di guidarlo io dalla panchina.

Dopo quasi dieci anni ha rivissuto la grande atmosfera dell’Olimpico, un popolo che spesso ha detto di apprezzare. Quanto le mancherà? Ha pensato di allenare?

Volevo vincere col Genoa per vederlo tutto pieno, dopo quel pareggio rocambolesco qualcuno ha pensato di stare a casa. Sono queste le serate che uno ama, faccio questo mestiere per queste serate. Sono tornato per giocare questi tre mesi per un sentimento, amo Roma, amo la mia squadra e amo tutto questo.

RANIERI A ROMA TV

Vittoria importante. Adesso non è finita.

Vogliamo restare in ballo e ballare fino in fondo. Abbiamo sbagliato la partita di Genoa. Peccato. Dobbiamo ringraziare i nostri tifosi e Mirante che ci ha tenuto in gioco nel primo tempo e poi nella ripresa abbiamo fatto una gara più caparbia.

Che cosa le è piaciuto di più della Roma questa sera?

L’attenzione in tutti i momenti. La Juve ha dei giocatori che sanno inventare la giocata giusta. Noi siamo stati in partita fino in fondo. Alla fine l’abbiamo vinta e sono contento per i ragazzi e per i nostri tifosi.

Questa squadra le assomiglia. La Roma non si è disunita. Perché un centrocampo a tre?

Durante gli allenamenti ho visto Zaniolo in ottime condizioni. Mi hanno incantato in settimana e oggi li ho schierati così.

Niente rammarico, niente rimpianti. Abbiamo battuto una big con sofferenza e tanto cuore. Adesso ne mancano ancora due.

Niente cazzate, ci vorrebbe la campana di San Pietro. Ai giocatori chiedo di dare sempre tutto anche se poi si sbaglia una palla: il pubblico lo capisce questo. Intanto mi auguro di fare sei punti, poi Dio vedrà e provvederà.