Rudi Garcia, alla vigilia di Milan-Roma, aveva chiesto concentrazione e tre punti. Ma l'appuntamento con un, anche se forse solo momentaneo, allungo sulla Lazio, la Roma l'ha fallito. La scelta di confermare per la terza volta consecutiva lo stesso undici titolare non ha dato i frutti sperati ed in 15 giorni (tra Inter e Milan) la formazione giallorossa è uscita dal Meazza senza nemmeno un punto, cosa che non succedeva da 14 anni. Contro un Milan in crisi, forse come mai nell'era Berlusconi, la Roma è ricaduta in una prestazione anonima, dopo 180 minuti di ripresa, con Sassuolo e Genoa, che adesso hanno tanto il sapore di illusione. "Inquietante" l'ha definita il direttore sportivo Walter Sabatini; e non solo perchè la Roma ha incassato il primo gol in A di van Ginkel, o perchè è arrivata puntuale la rete dell'ex Mattia Destro, oppure ancora perchè il Milan è tornato alla vittoria dopo ben cinque giornate. La Roma si conferma squadra in grado di rianimare le situazioni più critiche, degli altri. E continua a dare soddisfazioni, agli altri. Dalla Lazio, allo stesso Milan o l'avversario di turno al quale viene resa facile la vita in quei 90 minuti di gioco. "Abbiamo regalato un'ora al Milan", questo ha rimproverato ai suoi Garcia che poi si è chiesto: "Ho visto i miei giocatori prendersela con l'arbitro perchè ha fischiato 30 secondi prima. Ma loro che hanno fatto nell'ora precedente?".
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Rabbia Garcia: “Siete inaccettabili”. A San Siro applausi solo per Totti
Al momento dell'ingresso in campo, anche i tifosi rossoneri hanno applaudito in direzione del capitano giallorosso che poi ha fatto partire l'azione da cui è nato il rigore che ha realizzato. Per la Roma ritiro in vista, ma solo dopo il giorno...
TOTTI - "Lasciate tranquillo il capitano". Così si era espresso prima di Milan-Roma, Garcia a proposito del numero 10. Sostituito contro l'Inter, lasciato in panchina contro Sassuolo prima e Genoa poi e di nuovo in panchina dall'inizio contro il Milan. Ma poi il tecnico francese ha deciso che era tornato di nuovo il suo momento, e invece di 'lasciarlo tranquillo' in panchina, l'ha fatto entrare in partita al posto di uno spento Miralem Pjanic. Al suo ingresso in campo, gli spettatori del Meazza (sì, anche i tifosi rossoneri) hanno applaudito Francesco Totti. Il capitano poi ha ripagato con qualche magia e, al 28' della ripresa, con un lancio lungo in verticale da cui è nata l'azione che ha portato al rigore procurato da Iturbe. Dagli undici metri non poteva che andare lui e non ha sbagliato. Ora è a due gol da quota 300 reti complessive in carriera, ovvero realizzate in gare ufficiali di ogni competizione nazionale ed internazionale, con la maglia della Roma. E giù, ancora applausi.
"DOVETE CAPIRE L'IMPORTANZA DELL'OBIETTIVO" - "È inaccettabile rilassarsi perché sono state vinte due partite. Dovete capire l’importanza dell’obiettivo da raggiungere in queste ultime tre partite. E’ suonata la campanella dell’ultimo giro". Questo il succo del discorso che Rudi Garcia ha fatto stamattina ai suoi giocatori. Si aspettava di più dai suoi, ed ora c'è il rischio che diventi troppo tardi per poter rimediare alle (troppe) stecche di questa stagione partita con le migliori aspettative ma deragliata verso obiettivi via via sempre minori. Dopo questo confronto, la squadra si è allenata. Una seduta blanda, esercitazioni sul possesso palla e partitella per chi ha soltanto assistito a Milan-Roma ed un lavoro di scarico invece per chi ha giocato ieri sera a San Siro. Gervinho si è dedicato ad una seduta fisioterapica, dopo l'infortunio che lo ha costretto ad uscire dal terreno di San Siro dopo mezz'ora di gioco: il rischio che si tratti di una lesione al flessore sarà confermato o smentito soltanto dopo i controlli cui l'ivoriano si sottoporrà. In caso di lesione però una cosa è certa, per lui la stagione sarebbe finita.
L'ipotesi del ritiro si fa sempre più concreta. Già dal post gara di ieri è iniziata ad aleggiare questa possibilità, ma in attesa di conferme ufficiali, la squadra domani riposerà ed inizierà la preparazione in vista dell'Udinese soltanto martedì mattina.
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