(Repubblica.it - M. Pinci) - Dall'altra parte dell'oceano si gioca, forse, la partita più importante della Storia della Roma. Una gara a cui, anche Claudio Ranieri, seppur timidamente, inizia ad approcciare: "Come tifoso mi auguro che arrivi un presidente che continui il lavoro della famiglia Sensi e che possibilmente lo migliori".
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“Mi criticano per il gioco ma pochi meglio di noi”
(Repubblica.it – M. Pinci) – Dall’altra parte dell’oceano si gioca, forse, la partita più importante della Storia della Roma. Una gara a cui, anche Claudio Ranieri, seppur timidamente, inizia ad approcciare: “Come...
Un augurio che, però, non deve distrarre le attenzioni della squadra, attesa domani dai quarti di coppa Italia a Torino contro la Juventus. Il tecnico romanista chiede concentrazione: "La questione societaria non deve essere una scusante sul campo. Tutto fa parte del calcio, poi i giocatori più bravi quando inizia la partita sanno che devono giocare, devono lottare, devono vincere. Dobbiamo cercare di vincere la prossima gara, ma tutti, magazzinieri compresi, dobbiamo remare dalla stessa parte". Il messaggio è chiaro: "Niente alibi".
"SIAMO TRA I MIGLIORI, NON VEDO IN GIRO NULLA DI MEGLIO" - A Torino, una gara forse meno determinante per le sorti future del club giallorosso, ma altrettanto centrale nella mente del tecnico. Che attacca chi, in queste settimane, ha criticato la gestione del gruppo e soprattutto il gioco della squadra: "Io cerco di fare il massimo con la squadra che ho. Talvolta vengo criticato per il gioco, ma evidentemente chi critica non vede le altre partite. Noi siamo tra i migliori, non vedo in giro cose dell'altro mondo. In Italia si lavora per far giocare male l'avversario. E' così". Le critiche, nonostante i risultati della squadra, rischiano in ogni caso di pregiudicare il futuro del tecnico sulla panchina della Roma: sarà la nuova proprietà a dover gestire il futuro del tecnico, con il contratto in scadenza a giugno: "Per noi, conta quest'anno, dobbiamo pensare a lavorare seriamente, l'obiettivo è raggiungere i risultati. Poi, io verrò giudicato, ma comunque continuerò a lavorare: questo è poco ma sicuro". Il primo risultato, sarebbe raggiungere la semifinale di un torneo sfuggito, lo scorso anno, solo all'ultima gara: "Ma la Juventus - avverte Ranieri - è una grossa squadra e, come noi, una pretendente al titolo. Ci vuole rispetto, ma non preoccupazione. Entrambe abbiamo vinto nove volte la Coppa Italia e vogliamo andare avanti, ma sappiamo che sarà difficile".
"MENEZ-VUCINIC? C'E' SIMBIOSI" - A Torino, oltre a Totti squalificato, potrebbe restare fuori anche Borriello, per lanciare, almeno inizialmente, la coppia Menez-Vucinic: "Anche negli allenamenti li metto sempre insieme. Vedo che c'è affinità, va bene questa simbiosi, ma sempre al servizio della squadra. Se diventa un discorso troppo utilitaristico per loro e va a discapito della squadra allora non va bene". In porta, niente turn over ("gioca Julio Sergio"), per il resto, confermato il 4-3-1-2 con uno tra Simplicio e Perrotta sulla trequarti, De Rossi in cabina di regia. In difesa, possibile un turno di riposo per Juan, al centro di voci che lo vorrebbero tentato dal ritorno al Flamengo - con la coppia Mexes-Burdisso dall'inizio. Sulle fasce, spazio a uno tra Rosi e Castellini, per far rifiatare Cassetti o Riise. "Tutti possono avere una possibilità, ma non faccio calcoli a prescindere - spiega Ranieri - io voglio vincere. Ogni uomo che scende in campo, ogni sistema di gioco che pongo o cambio è sempre per creare difficoltà all'avversario". Domani a Torino, quindi. Con un occhio ai voli di ritorno da New York.
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