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Pjanic: “Se la Roma prendesse Dzeko farebbe un grande colpo”. Problemi fisici per De Rossi in Nazionale

(di Marco Cruciani) Mentre l’attenzione del grande pubblico è rivolta al mondiale, la Roma lavora a fari spenti sul futuro. Sabatini continua a sondare il mercato europeo a caccia di rinforzi per la Champions. Nei giorni scorsi è...

Marco Cruciani

(di Marco Cruciani) Mentre l'attenzione del grande pubblico è rivolta al mondiale, la Roma lavora a fari spenti sul futuro. Sabatini continua a sondare il mercato europeo a caccia di rinforzi per la Champions. Nei giorni scorsi è tornata in auge una suggestione in casa giallorossa, suggestione di nome Pierre Aubameyang. L'attaccante del Borussia Dortmund è valutato circa venti milioni, ma l'affare si potrebbe concludere a cifre più basse inserendo nell'operazione Adem Ljajic. L'indiscrezione uscita nei giorni scorsi, non trova al momento conferma. Sta di fatto che il serbo è molto stimato da Jurgen Klopp, tanto quanto Sabatini apprezza Aubameyang.

La bomba di mercato vera e propria ha provato ad innescarla Miralem Pjanic, direttamente dal Brasile. Il bosniaco, attualmente impegnato con la sua nazionale ai mondiali, ha rilasciato un'intervista questa mattina in cui ha parlato dell'amico compagno di squadra Edin Dzeco. “Dzeko mi dice che gli piace l’Italia. Sarebbe un bel colpo se lo prendessimo”.

Il contratto dell’attaccante scade il 30 giugno del 2015, ma il Manchester City è intenzionato a proporgli un rinnovo biennale. I dirigenti dei Citizen si sono convinti definitivamente dopo l'ottimo finale di stagione del bosniaco che, con 5 gol realizzati nelle ultime 4 partite di Premier, è risultato decisivo per la conquista del quarto campionato della storia del club. L’ingaggio del calciatore (26 reti e 16 assist in 48 apparizioni nella scorsa stagione) costituisce un problema se posto in relazione ai parametri fissati dalla dirigenza giallorossa, dato che l’attaccante attualmente guadagna più di 8 milioniannui. L'acquisto di Dzeco rappresenterebbe il primo vero colpo di mercato nel reparto offensivo dell'era americana. Non il talento, seppur eccezionale come Destro, ma il grande nome. La Roma per bocca di Sabatini ha fatto sapere che la priorità in attacco è rappresentata dal ruolo di ala, non da una prima punta. Le parole di Pjanic, però, potrebbero aprire uno spiraglio per capire eventualmente la fattibilità dell'operazione, che al momento è molto più simile a un sogno che a un affare concreto.

Il direttore sportivo giallorosso continua a lavorare intensamente sul mercato, con la priorità alla risoluzione delle comproprietà, il cui termine ultimo è fissato per il 20 giugno. Sembra ormai definita la situazione Bertolacci. Il giocatore nella prossima stagione vestirà ancora la rossoblu del Grifone. La notizia, non ancora ufficiale, fa presagire che si andrà incontro alla più logica delle conclusioni: Bertolacci si trova bene al Genoa dove gioca con continuità. La Roma, su indicazione di Rudi Garcia, avrebbe fatto un tentativo per riportarlo alla base, ma come quinto o sesto centrocampista, vista la volontà del ragazzo di fare il titolare la possibilità si è chiusa subito.

Con il Genoa si potrebbe creare un asse di mercato. Sabatini sta studiando il modo per portare nella Capitale il giovane Sturaro. Il Ds lo aveva praticamente bloccato prima dell'abolizione della regola delle comproprietà. Sempre in tema di compartecipazioni vanno risolte con l'Udinese quelle di Verre e Nico Lopez. Oggi è avvenuto un contatto tra le due società, in cui le parti hanno fissato un appuntamento entro la fine della settimana per cercare di trovare un accordo.

Sistemato il centrocampo con Salih Ucan, nei prossimi giorni Sabatini volerà a Istanbul per definire la trattativa con il Fenerbahce, ora la priorità passa alla difesa. Sabato scorso, 14 giugno, scadeva il termine ultimo per esercitare l’opzione di diritto di riscatto per Rafael Toloi. L’accordo, però, non è stato trovato nonostante la mediazione durata più di un mese. Troppo alta la richiesta di 5,5 milioni del San Paolo, troppo pochi i 3,2 milioni proposti dai giallorossi. Il club brasiliano richiede il rientro anticipato del calciatore in Brasile, nonostante il prestito scada ufficialmente il 30 giugno. Esce Toloi e entra Basa. Sembra sempre più vicino l’arrivo a Trigoria di Marko Basa, difensore 31enne del Lille. Il montenegrino con il contratto in scadenza nel prossimo anno potrebbe costare circa 3 milioni di euro, che poi è la cifra che la Roma era intenzionata a spendere per l'ormai ex centrale brasiliano.

Capitolo terzini. le sole presenze in rosa di Maicon, Torosidis e Dodò,non rendono competitiva la Roma in quel reparto. La notizia di oggi è che Balzaretti sta recuperando dall'infortunio e potrebbe proseguire la sua esperienza a Roma. Ma il suo reintegro non basta. Oggi si è insistito molto sul nome di Matteo Darmian. Il ventiquattrenne del Torino ha iniziato alla grande il Mondiale in Brasile e, se continuerà a sfornare ottime prestazioni, il costo del suo cartellino diventerà presto inaccessibile. L'altro nome che va per la maggiore in queste ore è quello di Mimmo Criscito. Ieri il suo agente avrebbe incontrato Sabatini. Condizionale d’obbligo perché il club non conferma e il procuratore smentisce. Tuttavia che il difensore, in scadenza nel 2015, piaccia al ds non è un mistero. Il problema, però, più che nel costo del cartellino (15 milioni circa) è nello stipendio che il calciatore percepisce allo Zenit: 3 milioni.

Sul terzino vigila anche l’Inter, che al momento sembra in vantaggio vista la disponibilità ad inserire nella trattativa Guarin che piace a Villas Boas. Intanto a breve verrà formalizzato il trasferimento del giovane (classe ’97) Anocic dall’Osijek, sbarcato ieri sera nella capitale, che in giornata ha svolto le visite mediche. Il terzino sinistro di 17 anni è stato immortalato in foto insieme al suo agente Miroslav Bicanic, al ds Sabatini e a Bruno Conti. Dopo la nidiata di giovani arrivati a gennaio a Trigoria, Sabatini continua nel suo mercato parallelo comprando giovani talenti che rappresenteranno il futuro della società.

Non si registrano particolari novità per il reparto avanzato. Detto della suggestione Aubameyang, per il resto la situazione è abbastanza stabile. Difficile arrivare a Cuadrado che verrà riscattato interamente dalla Fiorentina per poi essere ceduto al Barcellona. Ora l'attenzione si sposta su Cerci e Iturbe. Il primo, segue le vicende legate al suo futuro direttamente dal Brasile, mentre il secondo è in vacanza. Si fa largo l'ipotesi di un rinnovo di contratto tra Cerci e il Torino, con l'accordo che verrebbe prolungato fino al 2018 a cifre diverse. Questo però non rappresenterebbe un ostacolo per la Roma nel momento in cui dovesse decidere di puntare forte su di lui. Intanto in giornata è pervenuta un’offerta dell’Everton per l’ex Roma: 13 milioni di euro. Cifra che il Torino rifiuterà perchè ritiene bassa e perchè Cerci sarebbe interessato a trasferirsi in una squadra più blasonata. Per quanto riguarda l'argentino del Verona, in questi giorni si è parlato molto del forte interessamento di Juventus e Milan. Si vocifera che i due club sarebbero disposti a sborsare 25 milioni di euro, ma al momento non arrivano riscontri.

Chiudiamo con Taddei. Dopo i colloqui con il Torino nelle scorse settimane, potremmo essere arrivati a una svolta. Nelle ultime ore ha preso piede l'ipotesi Valencia per il brasiliano. All'orizzonte si prospetta dunque uno scambio (indiretto) di centrocampisti tra il club Spagnolo e la Roma, con Keita in giallorosso e Taddei in Spagna.

NAZIONALE - Dopo la gara contro l'Inghilterra, gli azzurri sono tornati in campo ad allenarsi per preparare la prossima partita. L'avversario sarà il Costa Rica per una sfida già importante per la qualificazione. Nella mattinata brasiliana al Portobello Resort di Mangaratiba non si sono allenati, come era prevedibile, ne' il portiere Buffon e neppure il difensore De Sciglio, alle prese con i rispettivi infortuni. lo juventino deve fare i conti con un problema alla caviglia sinistra, il milanista con un guaio al bicipite femorale sinistro. Ieri, in conferenza stampa, Enrico Castellacci, capo dello staff sanitario Azzurro, non ha fatto luce sui tempi di recupero dei due giocatori.

Prandelli, nella seduta mattutina, ha suddiviso inizialmente la squadra in due gruppi: da una parte hanno lavorato i giocatori che sono stati impegnati contro l'Inghilterra e dall'altra quelli rimasti a riposo, che hanno svolto un lavoro atletico. Gli azzurri hanno proseguito il lavoro in una porzione di campo, ma senza De Rossi, il centrocampista della Roma e' stato bloccato da un problema alla cervicale e non e' potuto scendere sul terreno di gioco. Il difensore Barzagli, invece, ha lavorato a parte per motivi precauzionali. L'allenamento si e' svolto con una temperatura piuttosto elevata.