(repubblica.it) Massimo Piscedda, ex calciatore della Lazio e già ct dell'Under 19, coi giovani è abituato a lavorare: ora è alla guida della Nazionale under 21 di serie B e collabora anche con Viscidi per quanto riguarda il settore giovanile come vice responsabile scouting.
news as roma
Piscedda:”Non dimentichiamo gli italiani Tanti giovani forti e meno cari”
(repubblica.it) Massimo Piscedda, ex calciatore della Lazio e già ct dell’Under 19, coi giovani è abituato a lavorare: ora è alla guida della Nazionale under 21 di serie B e collabora anche con Viscidi per quanto riguarda il settore...
Dopo la vittoria in Serbia (1-0, in gol Maiello del Crotone), martedì prossimo la rinata Nazionale di B è attesa dalla sfida con la Russia ad Astrakhan. Entro Natale inoltre amichevole con l'Under 20 di Gigi Di Biagio, poi il prossimo anno una gara con l'Ungheria e una tournèe in Cina. E' stato il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, ad aver rilanciato la Nazionale cadetta che adesso è diventata il primo "fornitore" dell'Under 21 di Ciro Ferrara. "Con Ciro - spiega il ct Piscedda - i rapporti sono ottimi, è stato anche a Belgrado a vedere all'opera i ragazzi. Una volta, l'Under 21 attingeva soprattutto in serie A, ma adesso che i nostri azzurrini trovano meno spazio, ecco che Ferrara prende mediamente 7-8 ragazzi dalla serie B. Lì trovano sicuramente più spazio, anche grazie alla politica del presidente Abodi. Il 50 per cento dei giovani giocano con una buona regolarità, altri fanno apparizioni. Ma io li conosco tutti, anche quelli che fanno panchina...". I nostri giovani sono schiacciati dagli stranieri..."Sì, è così. Ma io voglio sfatare una leggenda: non è vero che gli stranieri costano di meno, è solo un luogo comune. Una provocazione: prendiamo 10-20 ragazzi italiani, li portiamo all'estero e gli cambiano nome... Beh, sono sicuro che li comprano subito perché non sono da meno rispetto agli altri giocatori. Ma noi, si sa, siamo esterofili: dieci anni fa gli stranieri erano 100-150, ora sono più di mille... Io non discuto quei 20-30 che sono superiori alla media, e costano cari, eccome, ma gli altri, beh, non sono certo superiori ai nostri".
Insomma, lei dice ai club: guardate anche ai ragazzi italiani..."Certo, come no: investite sui ragazzi di casa nostra. Molti della B sono pronti a giocare anche in A. E' solo una questione di abitudine alla categoria: lo so perché in B ho giocato a lungo con la Lazio". Come sono i suoi rapporti con i club? Le danno volentieri i giocatori? "Rapporti ottimi, mi creda, sia con le società che con gli allenatori di B che conosco bene". Il torneo cadetto, quest'anno, sembra di ottimo livello. "Sì, è vero: sono aumentati anche gli spettatori e si segnano tanti gol. Inoltre, come detto, si punta di più sui giovani. Ci sono grosse piazze, e sono convinto che i playoff, a fine stagione, saranno spettacolari. Uno come Zeman, fuori dalla righe, è un vantaggio per la serie B? "Certamente: fa del bene, è un grandissimo allenatore che ha le sue idee e che gioca sempre per lo spettacolo. E' un vero spot per il calcio giovanile e a vedere giocare le sue squadre ci si diverte sempre"
© RIPRODUZIONE RISERVATA