"Luis Enrique è un personaggio molto positivo e ha un modo di allenare e giocare diverso. È il modello spagnolo con molto possesso palla che può sembrare noioso ma può essere molto produttivo.
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Perrotta: “Luis Enrique molto positivo, giusto mix tra campioni e giovani”
“Luis Enrique è un personaggio molto positivo e ha un modo di allenare e giocare diverso. È il modello spagnolo con molto possesso palla che può sembrare noioso ma può essere molto produttivo.
Poi a livello umano è una bravissima persona ed un grande comunicatore. Assomiglia a Spalletti per l'approccio alla squadra e ad ogni giocatore. Non è facile arrivare e ricordare i nomi di tutti i giocatori anche di quelli della Primavera, è un segno di grande umiltà". Queste le parole di Simone Perrotta a Roma Channel. "Sono arrivati giocatori giovani ma con una certa esperienza, Bojan ha fatto bene nel Barcellona, Lamela in Argentina, Kote nel Gjon, sono giovani ma con esperienza. All'estero sono più abituati a far giocare i giovani rispetto al nostro campionato. In difesa abbiamo tre centrali molto forti, è venuto Heinze ad arricchire un reparto già molto forte".
Perrotta poi sottolinea come la voglia di vincere non sia mai mancata a questa squadra: "La voglia c'è sempre stata e sempre ci sarà, non deve mai mancare. Nella Roma c'è stata una sorta di evoluzione, è cambiata la proprietà, i dirigenti, l'allenatore, ma non c'è stato un cambio radicale tra i giocatori e questa è una cosa positiva".
"Ripeto, questo possesso palla può sembrare noioso, ma se un avversario come quello di ieri, non prende palla è difficile correre dietro tutta la partita. Siamo sulla strada giusta. Chi mi ha impressionato dei giovani? Sono tutti molto bravi, bisogna andare cauti con i giudizi". C'è chi ha descritto questa nuova Roma sul modello dell'Arsenal: "Sappiamo cosa ha fatto l'Arsenal negli ultimi anni. È difficile capire ancora tantissime cose di come vuole giocare il mister ma le prime uscite hanno evidenziato buone cose". Poi un commento su Menez: "Menez è un fenomeno vero e ne sono ancora convinto, ma sua volontà era quella di tornare a Parigi, a casa sua. Gli faccio un grande in bocca al lupo, è un grandissimo giocatore e un bravo ragazzo che qui a Roma non è riuscito a dimostrare appieno tutto il suo valore. Un vero peccato, ci è dispiaciuto salutarlo questa mattina".
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