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Parma, Amauri: “La Roma è forte ma troverà un avversario galvanizzato”

Visto il trattamento che gli hanno riservato i tifosi del Torino per il suo passato alla Juve, il gol di Amauri è arrivato come una «punizione divina» sul Torino. Il bomber italo-brasiliano del Parma però non infierisce.

Redazione

Visto il trattamento che gli hanno riservato i tifosi del Torino per il suo passato alla Juve, il gol di Amauri è arrivato come una «punizione divina» sul Torino. Il bomber italo-brasiliano del Parma però non infierisce. Anzi, da grande signore, rende ai granata l'onore delle armi. Soprattutto ai tifosi della Maratona, dove trova posto il tifo più caldo. «Giocare in questo stadio è veramente bellissimo - confessa -. E poi quando vengo a Torino io vengo sempre fischiato. Dai torinisti, ma anche dagli juventini.   Ci sono abituato. Nel calcio succede. La curva del Toro poi è sempre bellissima». I fischi, insomma, anziché deprimerlo lo hanno caricato. Del resto Amauri ha la «pelle dura» e non si fa intimorire. Contro la Samp si era sbloccato segnando una tripletta. Adesso non si vuole fermare. «Sono contento di aver fatto gol anche qui - riprende -. La squadra poi ha vinto due partite di fila e di questo siamo felici. Adesso dobbiamo soltanto continuare su questa strada».

Un successo che lui e i suoi compagni hanno dedicato all'infortunato  Galloppa. «Lo merita - spiega -. E' stato sfortunato ma lui sa che noi pensiamo sempre a lui. Tutta la società gli è vicina in questo momento. Supererà anche questo ostacolo e tornerà a essere quel giocatore forte che è sempre stato».

Con i sei punti raccolti nelle ultime due gare il Parma, da squadra data da qualcuno troppo frettolosamente in crisi, ha invece fatto un bel balzo in avanti e ora si trova a dodici. «Sappiamo che la graduatoria in questo momento vede tante squadre l'una vicina all'altra - commenta il giocatore del Parma -. Per questo dobbiamo restare con i piedi per terra anche se questo successo fa piacere. Quello che conta è dare continuità al gioco e ai risultati».

La vittoria di ieri a Torino è un bello spot  per il gruppo-Parma, un collettivo in cui segnano i «veterani» come Amauri ma anche i giovani come Sansone.

«Sono contento per lui - esclama Amauri - perché ha avuto un inzio difficile. L'ho visto lavorare sodo. Ha davvero meritato questo premio».

Se Sansone ha assaporato la gioia del suo primo gol in A, il bomber italo-brasiliano sta invece  ritrovando quella continuità che può diventare l'arma in più dei crociati.  «Cerco di mettermi a disposizione della squadra - ribatte - e quando mi capita l'occasione cerco di esserci. Stavolta mi è capitata un'opportunità nel primo tempo e non l'ho sfruttata, ma nella ripresa ci sono riuscito. Ho molta fiducia nei miei compagni di squadra: so che credono molto in me e questo mi dà tanta serenità».

Mercoledì a Parma arriva la Roma di Zeman, una squadra che segna molto ma che subisce anche molti gol. Una gara ideale per un bomber come lui? Amauri non si sbilancia. Sa che sarà dura e non si fida dell'allenatore boemo, uno imprevedibile e capace di vincere partite che sembrano perse. «La Roma è forte  - puntualizza  - e sarà molto difficile giocarci contro. Noi però siamo galvanizzati da questo risultato positivo e speriamo di dare vita a una bellissima gara».

FONTE gazzettadiparma.it