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Pallotta: “Sogno la finale Champions contro Juve”. Poi annuncia: “Ritireremo il 10 Totti”

“La finale dei sogni in Champions League? Contro la Juventus, sarebbe fantastico“. Parola di James Pallotta. Il presidente della Roma gia’ si immagina una finale tutta italiana contro gli storici rivali bianconeri nella futura...

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"La finale dei sogni in Champions League? Contro la Juventus, sarebbe fantastico". Parola di James Pallotta. Il presidente della Roma gia' si immagina una finale tutta italiana contro gli storici rivali bianconeri nella futura edizione della coppa dalle grandi orecchie.

La societa' di Torino, nell'intervista concessa a Sky Sport24, e' inoltre menzionata quando il discorso si sposta sugli impianti di proprieta'. "Certamente la Juventus e' stata la prima in Italia ed ora ha un grande stadio. Roma e' stata visitata da piu' di 30 milioni di turisti e penso sia necessario avere un nuovo stadio - spiega Pallotta - Spero che il nostro progetto possa ispirare nuovi stadi in Italia, e' un aspetto fondamentale se vogliamo continuare a competere ai massimi livelli nel mondo". E se si vuole aiutare a migliorare lo spettacolo, spesso macchiato da episodi di razzismo. "Deve essere eliminato, cancellato - sottolinea Pallotta - Come? Bisogna identificare i veri colpevoli. Le persone, non i settori dello stadio. Non si puo' punire tutti a prescindere. Bisogna identificare le persone e vietargli di venire allo stadio, non devono piu' metterci piedi e gran parte della tecnologia che introdurremo nel nuovo stadio servira' per garantire la sicurezza. Vogliamo che sia un posto adatto sia per i tifosi che per le famiglie. Vogliamo che i 14mila tifosi della Curva Sud siano liberi di divertirsi. Il loro modo unico di tifare e' un grande vantaggio per tutti noi, ma deve esserci un limite. Si deve essere in gradi di identificare i tifosi colpevoli di cori razzisti".

Pallotta, dopo aver storto il naso anche davanti al modo di gestire i giocatori in Europa ("negli Usa non si firma un contratto e poi si chiede di rinnovarlo dopo pochi mesi. Per me e' stata una sorpresa questa legata ai contratti. Ho parlato anche con molti proprietari in Europa molto frustati dagli agenti per come gestiscono i giocatori. Prima o poi questa cosa dovra' cambiare"), si e' soffermato anche sul ruolo degli arbitri: "E' un lavoro molto difficile. Il calcio e' un gioco veloce, dinamico e un arbitro deve riuscire a seguire ogni fase della partita. E' un lavoro complicato, ma non sono sicuro che la tecnologia possa funzionare - aggiunge - Magari puo' essere utile per determinare i gol. Mi piacerebbe che sperimentassero la tecnologia nel calcio durante le amichevoli per vedere se puo' funzionare". Titoli di coda sulle bandiere romaniste. "Sarebbe fantastico replicare giocatori come Totti, De Rossi, Florenzi - conclude Pallotta - A Boston avevamo Larry Bird, per un periodo abbiamo avuto Paul Pierce che ha passato quasi tutta la carriera con Celtics. Mi piacerebbe avere giocatori che resteranno alla Roma per 10 anni. Se ritireremo il 10 di Totti quando smettera'?Ovviamente, non ci sono dubbi. Quando succedera' non sara' una cosa di un'ora durera' almeno un mese".