Ecco le parole di Osvaldo nella conferenza stampa di presentazione. L'italo-argentino ha scelto la maglia numero 9
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Osvaldo: “Valgo tutti i soldi spesi. Lo dimostrerò in campo”. Avrà la maglia numero 9 (FOTO)
Ecco le parole di Osvaldo nella conferenza stampa di presentazione. L’italo-argentino ha scelto la maglia numero 9
L’Ad della Roma Claudio Fenucci presenta il giocatore dicendo “Me lo ricordo quando al Lecce lo volle mister Zeman. Dopo un passaggio poco fortunato in Italia, in Spagna Osvaldo è esploso dal punto di vista dei numeri e così abbiamo pensato a lui come l’attaccante che poteva servirci. E’ stata una trattativa lunga e difficile con l’Espanyol e dico che decisiva è stata la volontà del ragazzo di venire da noi. Spero che Roma e la Roma sia la possibilità di esplodere dal punto di vista professionale”
LE PAROLE DI OSVALDO
In Spagna hai fatto il tuo salto di qualità?In Spagna mi sono trovato bene e ho trovato la continuità che mi mancava, grazie ad un allenatore che ha creduto in me. In Italia l'avevo avuta solo con il Lecce
Zeman ha detto che puoi giocare come esterno o punta centrale. Tu come ti vedi meglio?Io mi sento punta centrale, però poi decide il mister.
Si parla molto del tuo costo del cartellino. Ti pesa questo?No, mi avete pagato poco (ride ndr). Giudicherete vedendomi giocare, perchè io amo parlare in campo. Sono convinto che farò bene.Ho voglia di rivincita.
Quando hai visto Totti sostituito cosa hai pensato?Nulla, sono scelte che fa il mister. E' un onore giocare con lui, già condividerne lo spogliatoio per me è un onore. Era un mito anche quando non ero ancora professionista.
La tua prima alla stadio è andata male. A cosa hai pensato?Ho pensato alla squadra. Mi è dispiaciuto per l'eliminazione. La stagione è appena iniziata abbiamo il campionato e secondo me questa è una squadra competitiva. Faremo grandi cose.
Con Luis Enrique hai parlato?Poco. Ci sarà tempo per capire cosa vuole da me in campo durante queste settimane prima dell'inizio del campionato.
Totti è il centravanti, ma anche te vuoi giocare come centravanti...Possiamo giocare anche insieme. Francesco (Totti ndr) è un fuoriclasse, però con gli altri siamo alla pari. Deciderà l'allenatore. Io ho voglia di giocare, sono venuto principalmente per questo
Per un attaccante c'è differenza tra la Spagna e l'Italia?A Firenze e Bologna ho avuto poca continuità. Con i viola entravo a dieci minuti dalla finee per un attaccante diventa difficile. Se giochi una partita sì e quattro no diventa difficile segnare. Questo è stato il problema. In Spagna ho trovato la fiducia e sono riuscito a fare bene.
Le tue caratteristiche: ti rifai a Batistuta?Bati è stato sempre il mio idolo. Non so se assomiglio a lui. Spero almeno di fare la metà di quello che ha fatto lui.
A Firenze sei ricordato per due gol importanti contro la Juve e il Torino. Fai una promessa ai tuoi nuovi tifosi?Spero che mi ricordino per i 20 gol a stagione.
Hai parlato con De La Pena?Si, è un grande amico. Di cose tattiche non abbiamo mai parlato.Mi dispiace che adesso sia andato via.
Credi che la Roma possa essere la svolta per te?Spero di si. Sono venuto per riuscire a fare bene qui in Italia e ho scelto la Roma perché è una grande squadra.
Cosa manca per te alla Roma per vincere e se il tuo apporto possa essere decisivo?In Coppa è stata sfortunata. Spero di fare bene e trovarmi bene subito dall'inizio e aiutare la squadra ad ottenere i risultati.
DiBenedetto ha detto che uscire dall'Europa potrebbe esser un vantaggio..Uscire da queste competizioni non è mai un vantaggio. Ora guardiamo avanti.
Sul piano della pressione Roma è diversa da Firenze e Bologna..Lo so che è una grande squadra e ci sono grandi attaccanti. Come in tutte le grandi squadre c'è anche più responsabilità. Questa cosa mi piace e mi è mancata in Spagna.
Hai fatto tesoro dell’esperienza fatta in Italia? Cosa non rifaresti?Sotto il profilo caratteriale non ho mai avuto problemi con nessuno, forse anche la stampa ha un po’ esagerato: potete parlare con tutti i miei compagni, non ho mai avuto problemi con nessuno. Ho un carattere forte e mi piace vincere, questo è vero, ma sono un bravo ragazzo, non mi piace litigare con nessuno (Ride), Avete un po’ le idee sbagliate su di me.
Hai parlato del Lecce come la migliore esperienza in Italia. Anche lì giocavi nel 4-3-3, è il modulo che preferisci? Potresti giocare come esterno?Ho detto che al Lecce ho avuto continuità, anche a Firenze mi sono trovato bene anche giocando poco, a Bologna un po’ meno. Io posso adattarmi a qualunque situazione, sono un professionista. Queste cose poi le vedrà il mister, deciderà lui dove mi vedrà meglio. Se chiedi a me a me piace fare il centravanti, ma posso adattarmi ad ogni situazione.
Ti sei fatto un'idea generale sul progetto Roma? Tu come ti poni?Serve pazienza ma questo non vuol dire che non possiamo vincere. Servirà tempo e lavoro per amalgamarci al meglio. C'è la voglia di fare bene e questo può essere un vantaggio.
Adesso che hai quasi 26 anni ti senti di essere più completo?Quando si è giovani si fanno degli errori. Sento di esser cresciuto come persona. Mi sento più maturo e questo è importante.
Hai preso la maglia numero 9 che era di Vucinic?Mi piace il 9 ma niente di speciale. Mirko è andato via e il numero era libero. Il numero conta poco, conta quello che farò in campo.
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