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Unicredit e americani negano di sostenere la conferma di Marra nel CdA della Roma

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Il 27 settembre, verrebbe da dire finalmente, Thomas Richard Di Benedetto Senior sarà eletto Presidente dell’AS Roma dal cda, convocato all’uopo.

Redazione

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Il 27 settembre, verrebbe da dire finalmente, Thomas Richard Di Benedetto Senior sarà eletto Presidente dell’AS Roma dal cda, convocato all’uopo.

Board, per dirla all’inglese, che subirà certamente un restyling con nuove cooptazioni di distinti personaggi, che andranno a prendere il posto di color che se ne sono andati. Saranno 13 – qualcheduno sussurra 15 -  in totale i nuovi consiglieri, cui saranno affidate le sorti della Roma. 8 saranno espressione dei Bostoniani, mentre i rimanenti saranno legati a doppio filo alla Banca.

Della partita dovrebbe far parte anche l’ormai famoso Joe Tacopina, che nella giornata di ieri ha avuto un meeting di lavoro con Mauro Baldissoni. Altro nome che potrebbe – clamorosamente – rientrare in gioco è quello di Pippo Marra, nel CdA AS Roma dai tempi di Franco Sensi e fidatissimo consigliere di Rosella Sensi.

Marra, come tutto il precedente board, ha presentato le sue dimissioni, ma ha fatto pervenire a chi di dovere il messaggio di essere ancora disponibile a dare una mano alla causa giallorossa. Si dice che potrebbe essere nominato nella quota di Unicredit, come elemento di raccordo tra il nuovo e il vecchio. Con gli americani che non sarebbero così felici della cosa, vista la loro intenzione di fare tabula rasa di ciò che fu, mentre le eminenze grigie di Piazza Cordusio starebbero prodigandosi per far accettare questa nomina. Il tutto solo per una questione di correttezza, in quanto la Banca – proprietaria del 40% - non deve chiedere conto a nessuno degli uomini che deciderà di inviare a Trigoria.

Secondo quanto risulta alla nostra redazione, la questione non sarebbe esattamente quella che è stata riportata in questi giorni dai giornali. L’istituto di Credito non avrebbe inserito Marra nella sua lista di papabili per il sacro concistoro romanista, ma avrebbe in mente altri nomi, pur considerando il Proprietario di ADNKronos una personalità di spessore. L’ipotesi, quindi, più probabile è che Marra potrebbe essere fatto rientrare attraverso la quota americana – si parla di contatti già avviati tra le parti – grazie anche a un potenziale ampliamento del numero di consiglieri, che, come riportato in precedenza, potrebbe essere aumentato di due unità.

Ma sempre secondo fonti di ForzaRoma.info gli americani, pur rispettando la persona, negano di essere loro a ricandidare Marra nel CdA.

Staremo a vedere tra sei giorni da chi sarà presentato, ma nell'ambiente la possibilità che Pippo Marra resti dentro è quotata a poco.

Note a margine; Unicredit, che rimanga o meno in possesso delle quote in AS Roma, è molto – ma molto – interessata, come ogni buon istituto di credito che si rispetti al discorso Stadio. In fine dei conti, sono solo tre le banche che in Italia potrebbero erogare prestiti tali da coprire le spese per la costruzione di un opera del genere: Intesa, Montepaschi e, appunto, Unicredit.