"C'e' chi ancora usa parole tipo polemica, e dice che ha perso una partita per un errore arbitrale, ricordo che oggi non ha piu' senso. Parlare di un errore arbitrale, che ci sara' sempre, anche se speriamo sempre meno, non capisce o non ha ancora capito che e' lui che non e' piu' credibile". Sono le parole del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, intervenuto alla presentazione dell'album calciatori Panini 2013-2014, che quest'anno ha introdotto le figurine dei direttori di gara. "La gente ormai vede e sa tutto con i mezzi di oggi, si vede il nostro errore ma anche quelli degli altri che sono molteplici rispetto ai nostri. Sara' ancora piu' bello quando alla fine della partita non parleremo di arbitri o, se ci sara' la necessita' di parlarne mettendo in risalto un errore sul quale noi andremo a lavorare, uscisse dalla fine del discorso: 'abbiamo perso perche' gli altri erano piu' forti'".
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Nicchi: “Non è credibile chi dà la colpa agli arbitri per la sconfitta”
“C’e’ chi ancora usa parole tipo polemica, e dice che ha perso una partita per un errore arbitrale, ricordo che oggi non ha piu’ senso. Parlare di un errore arbitrale,
Nicchi prende ad esempio Juventus-Roma. "Quello e' un esempio da prendere come spot per il calcio. Quando in campo ci sono due squadre che giocano bene e sanno giocare bene, anche l'arbitro dirige bene, e' tutto un insieme di cose. E' ovvio che la partita diretta da Rizzoli e' stata da esempio, e' stata apprezzata da tutti, ma io non sottovaluto quelli che hanno diretto gare non sotto i riflettori ma con lo stesso risultato. Il nostro modo di essere e' questo -ha aggiunto Nicchi all'Adnkronos-. Oggi c'e' un discorso particolare nel calcio italiano: ci sono tantissimi stranieri, che e' un bene da un lato ma un male per i nostri settori giovanili, e di loro sappiamo poco. A volte vediamo fare proteste inusitate che lasciano perplessi. Bisogna cercare di far capire a chi viene nel calcio italiano di portare il loro beneficio tecnico ma di non sciupare il gioco italiano".
AdnKronos
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