(Il Giornale) - Quando si parla della Roma si tira in ballo sempre il futuro. Ogni settimana è decisiva, poi si ricomincia. L’attualità è una trascurabile rogna. Come la questione degli americani che hanno già bruciato due settimane del mese a disposizione per decidere se cacciare i soldi.
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Nella Roma disperata e sola c’è anche chi sogna Mourinho
(Il Giornale) – Quando si parla della Roma si tira in ballo sempre il futuro. Ogni settimana è decisiva, poi si ricomincia. L’attualità è una trascurabile rogna. Come la questione degli americani che hanno già bruciato due settimane...
Non hanno fretta, meditano il rilancio, ma - come la Sensi - anche loro pensano solo al futuro. Piccolo dettaglio: all’orizzonte ci sarebbero un mucchio di scontenti (Mexes, Menez, Vucinic e Adriano), un Totti carico a dispetto dei santi, l’attualità della disperata trasferta di Champions in Ucraina e la decisiva sfida di questa sera a Lecce di campionato, giusto per non perdere ulteriori contatti col quarto posto, la soglia minima d’appetibilità. Ma in questo tragicomico futuro dove non si capisce una mazza c’è uno scoop al giorno. Come quello dell’arrivo di Mourinho. Vacanze romane o giù di lì. Josè, stressato dallo strapotere del Barcellona e dai giornalisti spagnoli fissati con lo spettacolo, avrebbe avuto una botta di masochismonelpensare alla scommessa della Romaamericana. Che se anche fosse - e i bookie inglesi che la sanno lunga la danno a 150 - dovrebbe fare i conti con una squadra che perde pezzi uno dopo l’altro. A cominciare da Mexes con il contratto in scadenza a fine stagione e quindi già libero di trovare l’accordo col Milan per 4,5 milioni di euro per quattro anni. Una batosta per la Roma che verrà che in un sol colpo perde un titolare inamovibile, non incassa un euro (Mexes andrà via a parametro zero) e rinforza il Milan. Il difensore, però, non dovrebbe essere l’unico a non fare gli onori di casa nel caso si insediassero i nuovi proprietari del consorzio guidato da Thomas DiBenedetto. Sul piede di partenza ci sono anche Vucinic e Menez: il montenegrino, in scadenza nel 2013, aveva già chiesto la cessione a gennaio e a fine stagione potrebbe tornare alla carica, con l’Inter e alcuni clubi nglesi alla finestra. Il fantasista francese, invece, snobbato da Montella e ostacolato daTotti, lascierà la Capitale di fronte all’offerta dell’Arsenal di Wenger, estimatore dell’ex Monaco. A monitorare con attenzione la situazione sarebbe però Montali che, proprio con l’arrivo delle cordata Usa, dovrebbe guadagnarei gradi di direttore generale. In attesa della promozione si starebbe già interessando del futuro della squadra, osservando con attenzione i comportamenti dei giocatori per capire a chi concedere fiducia o dare via libera. Nella prima fascia rientrano Perrotta e Cassetti, entrambi nella stessa identica situazione di Mexes, ma vicini a rinnovare per un altro anno. Discorso diverso per De Rossi, legatissimo ai colori giallorossi ma sempre in attesa di novità sul proprio futuro (scadenza 2012) e per questo corteggiato dai maggiori club europei (Real Madrid, Chelsea e Manchester United in lista d’attesa), e Juan che, nonostante un contratto valido fino al 2013, potrebbe decidere di tornare in Brasile dopo dieci anni trascorsi in Europa. Magari assieme ad Adriano. Quanto a stasera, a Lecce sarà riproposto il 4-2-3-1. I ballottaggi sono quelli legati ai recuperi di Pizarro e Menez (pronti Brighi e Vucinic), mentreBorriello prenderàil posto di Totti nel ruolodi unicapunta. In difesa, invece, dopo aver scontato il turno di squalifica, torna Mexes.
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