“Questa unità del gruppo mi ha colpito molto, è una bella base per lavorare”. Sebino Nela, intervenendo questa mattina ai microfoni di Rete Sport esordisce così parlando della partita di Novara.
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Nela: “Mi ha colpito molto l’unità del gruppo. Lamela? E’ giovane ma pronto”
“Questa unità del gruppo mi ha colpito molto, è una bella base per lavorare”. Sebino Nela, intervenendo questa mattina ai microfoni di Rete Sport esordisce così parlando della partita di Novara.
L’ex terzino giallorosso parla poi della partita: “In molti non si sono subito adattati al campo, secondo me è sbagliato allenarcisi per più giorni per conoscerne la superficie, basta un allenamento. Se piove diventa velocissimo, ho visto sbagliare passaggi semplicissimi. La partita non è stata bella, sono stati commessi molto errori anche con la solita ricerca del gioco, mi fa piacere che si cominci a tirare da fuori, ma la partita hai rischiato di perderla. Meglio i tre punti in questo momento che giocare bene e perdere. C’erano stati dei migliormanenti a Genova, e anche col Milan ma a questo punto meglio vincere anche così, a volte in certe partite è necessario”. Nela ha poi espresso la propria opinione riguardo l’ottimo rapporto tra Luis Enrique e la squadra: “Devi avere capacità e competenze, ma essere soprattutto persona vera e sincera. I calciatori recepiscono che lui cerca di fare il bene del gruppo, se pensiamo a quella partita Borriello avrebbe potuto recriminare fino al gol di Osvaldo, ma lui è un ragazzo sincero ed è riuscito a creare un bel gruppo. I calciatori non sono tutti stupidi e viziati, l’importante è non prendere in giro nessuno”.
Un opinione su Erik Lamela: “Aspettavo Lamela, lo avevo osservato molto e volevo vederlo in un campionato come il nostro con la tattica ed i difensori che abbiamo. Il ragazzo è giovane ma pronto, molto bravo sotto l’aspetto tecnico, ci ha fatto vedere qualcosa ma dobbiamo aspettarlo al cento per cento; secondo me ha tutto per diventare grande, ma dobbiamo stare sereni senza caricarlo subito di aspettative eccessive. A livello di piede posso paragonarlo a Beccalossi o Muller, per paragonarlo a Kakà bisognerebbe vederlo a campo aperto”. Infine un’idea su un nuovo giocatore da inserire: “Se potessi scegliere, io comunque tornerei indietro e sceglierei un difensore esterno, c’è necessità dietro – per come gioca la squadra – di un esterno che sappia fare le due fasi in maniera affidabile”.
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