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Nainggolan: “Sono fiducioso nel rimanere alla Roma. Nessun chiarimento con i compagni”

"Futuro? Il mio procuratore ne sta parlando con la Roma ma la cosa più importante è risolvere la comproprietà con il Cagliari"

Redazione

Oltre al tweet ironico pubblicato sul suo account del social network, il centrocampista della Roma, Radja Nainggolan, ha rilasciato a Sky Sport alcune dichiarazioni in merito al proprio futuro (il giocatore appartiene per metà del cartellino ancora al Cagliari) e riguardo le parole del posto partita di Europa League contro la Fiorentina.

“E’ arrivato il momento di tornare a vincere all’Olimpico. Il mio futuro? Ne stiamo parlando, sono fiducioso sul fatto di rimanere a Roma. Il mio procuratore ne sta parlando con la Roma ma la cosa più importante è risolvere la comproprietà con il Cagliari. Le mie frasi nel post Fiorentina? Non c’è stato bisogno di chiarire con i miei compagni: era riferito a tutti, me compreso".

Ecco il proseguio della intervista a Sky Sport.

Hanno fatto un po' discutere dopo Roma-Fiorentina: se giochiamo in undici e diamo tutti il massimo siamo la Roma, se uno o due non sono in giornata, non siamo da Roma. Confermi tutto?

Ribadisco quello che ho detto, io volevo dire solo che la squadra ha fatto un'ottima partita, ero soltanto contento per la prestazione fatta e che comunque dobbiamo continuare a fare questo tipo di prestazioni.

Hai chiarito coi tuoi compagni? Cosa ti ha dato fastidio di questa vicenda?

Il mio era un semplice messaggio per continuare su questa strada, se poi in passato non siamo riusciti a fare delle buone prestazioni come in passato, non è colpa di nessuno, è soltanto che c'erano varie motivazioni che che non diminuivano il livello delle prestazioni

Come vivete il tabù Olimpico?

Quando giochiamo in casa le squadre si chiudono e noi troviamo più difficoltà. Dobbiamo cercare di ritrovare il nostro gioco e tornare a vincere il prima possibile

Sentite più pressione?

Sappiamo di dover vincere e quindi è più difficile esprimerci. Se giochiamo come sappiamo, però, possiamo battere chiunque