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Nainggolan: “Negli anni diventeremo più forti. Totti fa ancora la differenza a 38 anni”

I suoi inizi in Italia sono stati difficili: "Se fosse stato per me, sarei tornato a casa dopo sei mesi. Mio fratello mi ha convinto a restare, è anche grazie a lui se oggi sono a Roma"

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In questa stagione Radja Nainggolan è diventato titolare indiscusso della Roma. Il "Ninja" ripercorre la sua carriera, parla di Totti e della sua nazionale in un'intervista rilasciata al belga rtbf.be.

INIZI - Originario della regione di Anversa, Radja si è formato nelle giovanili del Germinal Beerschot, prima divisione belga, per poi tentare la fortuna in Italia a 17 anni. I suoi inizi sono stati difficili a Piacenza. "Se fosse stato per me, sarei tornato in patria dopo sei mesi - dice il centrocampista della Roma - Mio fratello mi ha convinto a restare, è anche grazie a lui se oggi sono a Roma". Grandi club si sono interessati a lui in quel periodo, ma viene ritenuto troppo piccolo. Successivamente ha lavorato e si è affermato in quei 4 anni e mezzo a Cagliari. Lì è dove la Roma lo ha preso.

TOTTI E LA ROMA - Nella capitale italiana, ha incontrato un'icona, Francesco Totti: "Questo è un ragazzo sempre rilassato, calmo e molto semplice. A 38 anni continua a giocare. Mentre lui è lì, gli altri giocatori non possono avere la possibilità di continuare. Fa ancora la differenza e mi piace giocare con lui in campo".Ma la Roma non è solo Totti:"Abbiamo un ottimo gruppo. C'è un sacco di talento e tanti giocatori giovani. Cresceremo ancora nei prossimi anni."

TATUAGGI - Colui che si descrive come una persona 'molto discreta', non passa inosservato con i suoi tatuaggi: "Ho i miei nomi in segni cinesi. Ci sono anche la date importanti della mia carriera, della mia vita. Il mio corpo è coperto di informazioni personali e le cose che mi piacciono. E' bello avere tatuaggi".

NAZIONALE - Titolare contro Andorra e Bosnia, Radja Nainggolan ha anche segnato per la sua nazionale. E' contento di avere la possibilità di mostrare le sue qualità: "Non ho mai avuto una reale possibilità, ora  l'ho avuta". La non convocazione per la Coppa del Mondo, gli aveva fatto 'molto male': "Non capivo perché non potevo andare. Speriamo di rimanere nel gruppo e partecipare ai prossimi Europei o ai Mondiali".