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Nainggolan, l’ultima perla di gennaio

(di Alessio Nardo) Già padrone del centrocampo, già parte integrante della Roma di Rudi Garcia. “Come se fosse qui da una vita”, sensazione condivisa da gran parte dei suoi nuovi compagni di squadra. Radja Nainggolan è il miglior...

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(di Alessio Nardo) Già padrone del centrocampo, già parte integrante della Roma di Rudi Garcia. "Come se fosse qui da una vita", sensazione condivisa da gran parte dei suoi nuovi compagni di squadra. Radja Nainggolan è il miglior acquisto che il ds Walter Sabatini potesse sfornare in questo calciomercato di gennaio. Il rinforzo ideale, il mediano completo, capace di far tutto e di farlo molto bene. Qualità, forza, mentalità. Doti che rendono la Roma ancor più forte e che le consentono di fare un ulteriore salto di qualità. Con tutto il rispetto per Michael Bradley, ex primo cambio dei tre titolari Pjanic, De Rossi e Strootman.

Radja è l'ennesima dimostrazione di come il mese di gennaio non sia un disturbo, un intralcio, oppure una fase di mercato interlocutoria, in cui migliorare e migliorarsi è pressoché impossibile. Questo è l'alibi perfetto per chi non può (o non vuole) intervenire con decisione ed incisività. Quella di gennaio, pur concedendo oggettivamente meno opportunità rispetto all'estate, rimane una finestra assai intrigante. Chi sa operare e muoversi con abilità e tempestività può benissimo portare a termine grandi acquisti. E Walter Sabatini, stavolta, è stato impeccabile. Il passato recente ci regala esempi lampanti di calciatori straordinari acquistati in inverno. Ad esempio, due pilastri dello scudetto del 2001: Vincent Candela (sbarcato dal Guingamp in piena era Carlos Bianchi, nel gennaio del 1997) e Antonio Carlos Zago (giunto a Trigoria un anno dopo, proveniente dal Corinthians).

L'ingaggio di Nainggolan ci ricorda in particolare le sessioni del 2000 e del 2003, quando la Roma di Franco Sensi mise le mani su due eccellenti centrocampisti: il giapponese Hidetoshi Nakata (anch'egli protagonista del terzo tricolore romanista), prelevato dal Perugia, ed il francese Olivier Dacourt, strappato agli inglesi del Leeds United. L'ultima grande operazione di gennaio in ordine di tempo? Luca Toni, preso in prestito dal Bayern Monaco nel 2010. Splendido rinforzo per la Roma di Ranieri, impegnata nell'intensa rincorsa all'Inter di Mourinho. Il centravanti modenese contribuì all'incredibile rimonta giallorossa con cinque gol (di cui uno rifilato proprio all'Inter, nel big match scudetto del 27 marzo). Nelle ultime due sessioni invernali, Sabatini si era limitato ai soli arrivi di Marquinho e Torosidis. Non certo due maxi flop, ma nemmeno affari da standing ovation. Nainggolan è la perla che tutti attendevano. Altro segnale del cambiamento, di una Roma che ha finalmente fame di risultati e vittorie. Non solo a parole.