Quando uno faceva l'allenatore e l'altro l'attaccante nella Roma i rapporti non erano di certo idilliaci ma alla fine, insieme, riuscirono a riportare sulla sponda giallorossa del Tevere uno scudetto che mancava da 18 anni.
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Montella:”Le parole di Capello? Le prendo come battuta”
Quando uno faceva l’allenatore e l’altro l’attaccante nella Roma i rapporti non erano di certo idilliaci ma alla fine, insieme, riuscirono a riportare sulla sponda giallorossa del Tevere uno scudetto che mancava da 18 anni.
Adesso che sono colleghi, però, le cose non sembrano poi esser cambiate molto. Fabio Capello e Vincenzo Montella, infatti, dopo i plateali diverbi avuti sul campo, sembrano non aver perso il gusto a stuzzicarsi a vicenda. A cominciare questa sorta di duello a distanza era stato nei giorni scorsi il commissario tecnico dell'Inghilterra che, dopo il ko della Roma in casa con la Juventus, si era lasciato andare a una constatazione: «Montella sta facendo un buon lavoro, ma la cosa che mi piace è aver sentito che richiama i suoi attaccanti a ritornare. Stesso discorso che facevo con Totti, Montella e Batistuta, adesso l'ha capito anche lui».
E, alla vigilia della decisiva trasferta in ottica Champions League in casa dell'Udinese, l'attuale allenatore della Roma non ha tardato a replicare:" È stata una battuta che mi ha fatto molto sorridere - le parole di Montella -. Però un allenatore credo debba organizzare la squadra per dire a un attaccante come rientrare, quando farlo e perchè... Quella di Capello comunque è stata una battuta e la prendo come tale"
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