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Montella recupera Totti Il capitano ci sarà al derby

(repubblica.it – M. Pinci) A due giorni esatti dal calcio d’inizio della sfida tra Roma e Lazio, è quasi certo che Totti ci sarà. Una minima elongazione al polpaccio, eredità del riscaldamento nel gelo di Donetsk, aveva fatto...

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(repubblica.it - M. Pinci) A due giorni esatti dal calcio d'inizio della sfida tra Roma e Lazio, è quasi certo che Totti ci sarà.Una minima elongazione al polpaccio, eredità del riscaldamento nel gelo di Donetsk, aveva fatto crescere l'allerta. Dopo due giorni senza vedere il campo, però, il capitano della Roma è tornato ad allenarsi insieme ai compagni.

ALLENAMENTO SENZA FORZARE - Corsa sul tapis roulant, niente scatti, quel fastidio, come una puntura, al gemello esterno del polpaccio sinistro. Ieri l'ecografia e il timore di non fare in tempo. Anche perché la parte colpita è tra le più delicate e affrettare un recupero sarebbe stato controproducente. Oggi, invece, una volta messo piede in campo per verificare la tenuta del muscolo, Totti ha detto sì: prima ha tolto la fasciatura elastica per preservare il muscolo. Poi, la corsa con il gruppo, scatti e cambi di direzione, qualche prova tattica. Niente partitella, quantomeno per evitare contrasti. Un allenamento senza forzare, ma capace di dire fin da subito che Totti, domenica, ci sarà. Come lui, Vucinic, che ieri ha saltato l'allenamento prima di tornare - oggi - disponibile. Forfait per Cassetti: il problema all'inguine (quasi un accenno di pubalgia) rimediato a Lecce lo obbliga a restare a guardare. Come Julio Sergio: il portiere amuleto degli ultimi quattro derby, a cui Montella preferisce Doni, difficilmente sarà disponibile anche solo per la panchina.

IL GOL MANCA DAL 2005 - "Vorrei esserci sia contro lo Shakhtar che contro la Lazio. Ma se devo sceglierne una dico il derby". Già da lunedì, con la Roma a Donetsk, Totti pensava a un derby da protagonista, anche perché degli ultimi non ne ha "giocato neanche uno". Il guaio al polpaccio rischiava però di compromettere quei piani che, pur senza entusiasmarlo, gli avevano fatto accettare l'esclusione dalla gara-impresa (fallita) in Ucraina. Complice il disappunto (eufemismo) di gruppo, tecnico e società per l'ultimissima uscita pubblica di Borriello, la maglia di centravanti nel 4-2-3-1 di Montella tornerà sulle spalle di Totti. Un uomo derby nel bene e nel male, il capitano della Roma: recordman di presenze (33) e leader delle classifiche dei derby vinti, 11 e persi, 12. Un simbolo della sfida che, però, non festeggia un gol nel derby addirittura dal 23 ottobre del 2005. L'Olimpico e una gara che somiglia a un passepartout per la prossima Champions League, per infrangere il tabù."CON MONTELLA LAVORIAMO DI PIÙ" - Tra i volti meno sorridenti dell'ultimo periodo romanista, c'è senza dubbio quello di John Aarne Riise. Una stagione eroica un anno fa, l'infortunio alla testa all'inizio di questa e l'inizio di un incubo fatto di errori (vedi Roma-Shakhtar), prestazioni insoddisfacenti, addirittura fischi. E la voglia di invertire la rotta a partire dal derby di domenica: "Aver vinto gli ultimi quattro è stato importante, ma questa è una partita differente che arriva in un momento per noi difficile. Per questo è importante". La ricetta dell'esterno norvegese è semplice: "Dovremo giocare bene per vincere e per fare una grande partita. Queste sono partite molto importanti per i tifosi, per il club e per noi giocatori". Negli occhi, però, ancora la disfatta di Dontesk, che Riise non ha dimenticato: "Dopo le partite sono sempre molto nervoso, ma ora dobbiamo guardare avanti, perché domenica c'è un'altra grande partita, contro la Lazio".

Ma tra le scorie del viaggio in Ucraina, anche le polemiche per la gomitata di De Rosi a Srna, che ha scatenato un inedito linciaggio mediatico (e non solo) verso il centrocampista. Riise non ci sta: "Daniele non ha fatto una cosa bella, ma questo è il calcio, episodi simili ne ho visti tanti anche in Inghilterra. È un periodo difficile, ma conosco Daniele e so che non è da lui comportarsi così". Meglio, forse, pensare al presente: da Ranieri a Montella, qualcosa è cambiato: "Sì, con lui lavoriamo più forte e meglio. Vuole cambiare qualcosa". A partire dai risultati.