news as roma

Montella: “Chi indossa la maglia della Roma non deve avere solo talento, ma anche personalità. Domani vincerà chi avrà più carattere”

Ecco le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia della gara di Tim Cup Roma-Inter.

Redazione

Ecco le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia della gara di Tim Cup Roma-Inter.

Questo Roma-Inter è un match fra squadre che hanno deluso. E' un obiettivo fondamentale per voi?Sarà un match duro?Sarà una gara durissima perchè entrambe le squadre devono dimostrare di essere ancora vive. CI giochiamo quasi tutta la stagione qui e ci teniamo particolarmente perchè potremmo vincere la decima Coppia Italia.Totti è squalificato. Borriello non ha ancora reso al massimo. Sta ipotizzando un cambio di modulo per favorire Borriello?E difficile perchè non penso che basti una settimana per insegnare un nuovo modulo. Lo farei solo per necessità assoluta. Esigenza che ora non abbiamo.La Roma ha spesso sbagliato il match decisivo. Cosa pensi di questo difetto storico della Roma, come lo giustifichi?Io devo ragionare sui dati e su quello che vedo da quando sono allenatore. Purtroppo è un dato di fatto che abbiamo sbagliato molte partite che ci avrebbero permesso di fare il salto di qualità. Quando si ripetono gli stessi errori nelle stesse situazioni, non può essere un caso. Ma i miei pensieri li so io e li sa la squadra.Ti senti in questo momento sotto osservazione?Siamo tutti sotto osservazione, probabilmente anche i giornalisti come voi. Io ora devo rendere conto a questa società. Per i nuovi proprietari si vedrà. Io credo che il prossimo allenatore sarà scelto non in base all'età ma alle caratteristiche.

Tu ti senti all'altezza?Non lo so. Per il momento sono sereno.

Vincere la Coppa Italia potrebbe aiutarti a prolungare la tua permanenza sulla panchina?Io lavoro per raggiungere gli obiettivi. Poi si vedrà. Non voglio pensare ad una eventuale conferma, anche perchè mi aiuta a rimanere sereno.

La mancanza del salto di qualità è un problema mentale, di motivazioni?Le motivazioni ci sono, poi c'è chi riesce a dimostrare di più e chi invece dimostra di meno. Comunque non vado oltre, perchè ne parlo con la squadra. Certo, non può essere un caso.

Pensi che l'ambiente influirà su Vucinic e Menez, fischiati domenica?Credo che sarà una gara ad alto impatto. Credo che chi indossa la maglia della Roma, oltre alla tecnica, deve avere anche la personalità per reagire a queste situazioni.

Ieri hai parlato con la squadra, che sembra però un po' scarica. Pensi che questa gara possa ritirarli su?Molto spesso si dice che difendo troppo i giocatori. Tutto quello che faccio, lo metto in atto per tirare fuori il meglio da ogni singolo giocatore. Quello che dico alla squadra non lo dico in sala stampa e viceversa.Da me non saprete mai cosa dico ai calciatori, perchè credo che sia giusto così.

Alcuni discorsi riguardo al futuro condizionano la prestazione del giocatore?L'ho detto prima. Chi porta questa maglia è abituato alle pressioni. Se c'è un calciatore che vuole andar via, l'unico modo per dimostrare di valere una squadra migliore della Roma è giocare bene. A volte, non essere amato completamente, può stimolare di più.Bisogna cercare le motivazioni e tradurle in gioco.

Vi sentite alla pari dell'Inter? Borriello è carico?L'Inter è una squadra con valori importanti, quindi è una partita difficilissima e credo che la differenza domani la farà la personalità e lo spessore, più che il talento.Chi avrà più personalità vincerà la partita.

Sono arrivati tanti commenti su Vucinic e Menez. Alcuni hanno detto che sarebbe stato meglio Montella in campo. Cosa pensa di questo malessere della tifoseria?Di Vucinic e Menez si parla da tanto. A volte possono dare fastidio degli atteggiamenti, ma quelli è difficile cambiarli. E' più facile cambiare i comportamenti e, secondo me, su questo sono migliorati.

Ti senti un po' tradito dalla squadra?Quando ho accettato l'incarico, sapevo che sarei andato incontro a tante difficoltà. Non mi sento tradito perchè secondo me i calciatori ci stanno mettendo tutto. Se analizzassimo la gara di sabato con più lucidità, capiremmo che abbiamo creato tanto nel primo tempo e non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute. Nel secondo tempo abbiamo perso lucidità perchè volevamo vincere e non ci riuscivamo.

Lotito ha parlato di task force e di budget inadeguato da parte degli americani. Cosa pensi di questi continui interventi di Lotito?Sicuramente loro parlano più di noi che noi di loro. Però Lotito a volte è anche divertente.Sabato non avete vinto perchè avete sbagliato molto sotto porta. Cosa scatta nella testa di un attaccante quando sbaglia come ha fatto Vucinic a porta vuota?A volte si pensa di aver già segnato ed è lì che scatta qualcosa che ti fa sbagliare. È difficile per un allenatore commentare errori così, perchè sono fuori dalla logica, ma capita.

Con Montella il trend in trasferta è migliore di quello casalingo. Avete un blocco mentale o è un problema tattico?Probabilmente il fattore psicologico conta molto. Però se analizziamo il campionato, vediamo che molte squadre fuori casa vincono. Secondo me le squadre che riescono a chiudersi bene e a ripartire, riescono a vincere le partite. E' così che gioca il Napoli. Quando si aprono gli spazi, c'è più possibilità di venir fuori.

Per la sfida con l'Inter come applichi questo discorso?La preparò in giornata e lo vedrete domani.

Si troveranno di fronte due degli allenatori più giovani della serie A. qual'è il suo giudizio su Leonardo? E' questa la vera finale, visto che il Milan punta più allo scudetto?E' una semi-finale tra due squadre concentrate e sarà una gara aperta.Riguardo a Leonardo credo che sia una persona intelligente, lo stimo moltissimo. All'Inter sta facendo bene e sono contento di incontrarlo domani.

Potendo tornare indietro, schiererebbe la stessa formazione contro il Palermo?Secondo me abbiamo creato molto di più con la formazione iniziale. Taddei e Rosi, che sono più difensivi, paradossalmente ci hanno dato più equilibrio.Quando abbiamo messo gli attaccanti, abbiamo perso.Col senno di poi non rifarei quelle scelte, ma nella stessa situazione assolutamente si.

La Roma sta dimostrando di non riuscire a capire l'importanza di una gara come Roma-Palermo o come Fiorentina-Roma, mentre con l'inter si trovano subito le motivazioni?E' un discorso di energie. Se prepari una partita importante, perdi molte energie mentali e se non sei bravo a recuperare allora perdi.Nulla avviene per caso.

Spesso si dice che le partite si vincono a centrocampo. Come sta Pizarro? Stai pensando di mettere un uomo in più a centrocampo?Pizarro ha lavorato bene e non mi risulta stia male.Per preparare le partite ci vorrebbe più tempo. Quindi una scelte del genere la fai solo se ti mancano tutte le altre alternative.

Come ti trovi a fare l'allenatore a questi livelli?Le pressioni sono diverse da quelle che provavo coi Giovanissimi. È un lavoro difficile, dura molte più ore rispetto a quelle che impegnano il calciatore, però riesco a staccare quando torno a casa e quindi sto bene.

Hai detto di non sentirti tradito. Però sai che in questo finale di stagione ti giochi la conferma del posto. Non credi però che da parte di alcuni ex-compagni sarebbe stato consono un atteggiamento più propositivo?No, non mi sento tradito e credo che gli atteggiamenti di una persona non si possano cambiare. I comportamenti si possono smussare e secondo me qualcosa in meglio mi stanno dando.

Sei stato molto “soft” davanti alle telecamere. Ma la situazione di Julio Sergio non è molto chiara...Julio Sergio sta male. Ha preso una ricaduta, se volete andiamo a visitarlo insieme.

Non è il caso di prendere una posizione pubblica più dura?Io faccio quello che reputo giusto per migliorare il rendimento dei giocatori. Per me sarebbe più comodo, per avere un consenso popolare, gettare la croce su alcuni giocatori. Per me però non si lavora così. Il mio compito è far rendere i calciatori al massimo e se faccio così è perchè credo che questo comportamento paghi.Poi, a quattr'occhi, negli spogliatoi, mi confronto molto coi giocatori.

Non sai ancora se sarai l'allenatore anche l'anno prossimo, pensi che la squadra sia da rifondare?Magari lo so e non ve lo dico. Non è questo il problema, non mi va di rispondere a questa domanda.