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Montali: “Sono basito dalle dichiarazioni di Zeman su De Rossi”

“Lotta a due tra Juve e Napoli per lo Scudetto? È ancora presto, l’Inter è in corsa e il campionato si deciderà a metà del girone di ritorno“. È il pensiero di Gian Paolo Montali, ex direttore organizzativo della Roma

Redazione

"Lotta a due tra Juve e Napoli per lo Scudetto? È ancora presto, l'Inter è in corsa e il campionato si deciderà a metà del girone di ritorno". È il pensiero di Gian Paolo Montali, ex direttore organizzativo della Roma attraverso le colonne di TuttoMercatoWeb.com.

"Bisognerà vedere - prosegue - come il Napoli reggerà il doppio impegno e quindi se sarà come sembra il principale antagonista della Juventus".

Juventus che va bene anche senza Conte in panchina.

"Io su questo ho una mia teoria...".

Cioè?

"I giocatori sono gli artefici dei successi, ma l'allenatore è l'artefice dei successi di un team nel periodo che precede la partita allenando i giocatori e facendogli fare gioco di squadra. Conte sta facendo vedere che il lavoro l'allenatore lo fa nel momento che precede la partita. Poi la domenica i calciatori non fanno altro che mettere in pratica ciò che gli viene insegnato. È una sfida, Conte è intelligente e preparato e se i risultati non cambiano vuol dire che lavora bene durante la settimana".

Intanto a Roma c'è un caso De Rossi. Zeman lo ha escluso e ha motivato la scelta dicendo di aver visto poco impegno da parte del calciatore.

"Non sono sorpreso se un allenatore fa una scelta e schiera un determinato giocatore al posto di un altro perché ha il diritto di scegliere e sbagliare. Sono rimasto invece sorpreso nel leggere le motivazioni che ha dato Zeman sull'esclusione di Daniele, perché si tratta di un ragazzo che si impegna sempre, dal primo all'ultimo giorno di allenamento. Nelle dichiarazioni di Zeman non riconosco Daniele De Rossi. Sono rimasto basito".

La Roma dà l'impressione di potersela giocare contro tutti, ma anche di perdere contro tutti.

"Ha un ottimo potenziale per disputare una buona stagione e questo va sottolineato. Se riuscirà a creare empatia dentro lo spogliatoio e userà un linguaggio comune a tutti potrà lottare per la Champions League. Le squadre vincenti non si fanno in un giorno, ci vuole tempo. Nella mia vita non mi è mai capitato di fare tutto e subito, si può sbagliare e riprovare: non bisogna perdere la tenacia e il sangue freddo".

Quando tornerà nel calcio?

"Quando ci sarà qualcuno che riterrà di aver bisogno di una persona che si occupi di gestire una squadra ambiziosa".

Tempo fa si parlava dell'Inter.

"Se ne dicono tante...".