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Mercato Roma: Lugano, Roma in pole

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Sabatini sta solcando “tutti e sette i mari” del calciomercato alla ricerca dei giocatori per completare una rosa, quella della Roma, che necessita ancora di tre o quattro innesti per poter essere considerata

Redazione

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Sabatini sta solcando “tutti e sette i mari” del calciomercato alla ricerca dei giocatori per completare una rosa, quella della Roma, che necessita ancora di tre o quattro innesti per poter essere considerata

al completo.

 

Questo è anche il parere del tecnico, Luis Enrique, che anche nella conferenza stampa di oggi – prodromica all’amichevole di domani in quel di Valencia contro Mata e compagni – ha dichiaratoche: “"Stiamo lavorando per rinforzare la Roma e raggiungere i giocatori che stiamo cercando… E’ un periodo complicato per tutti quelli che vogliono comperare giocatori importanti.. No voglio fare i nomi dei giocatori che ci interessano, altrimenti faremo salire il prezzo”.

Il reparto, che forse più di tutti, necessiterebbe di essere rinfoltito e rafforzato al più presto: è la difesa. Soprattutto nella sua parte centrale, il ds giallorosso dovrà essere lesto consegnare al tecnico asturiano un elemento di comprovata qualità e affidabilità. A parte, infatti, la coppia argentina Burdisso-Heinzè, che offre il 100% della garanzia sotto tutti i punti di vista, il brasiliano Juan – sempre alle prese con infortuni di vario genere – e Antei – bravissimo, ma ancora acerbo per certi palcoscenici – non fanno dormire sonni tranquilli al tecnico venuto dalle Asturie.

Sabatini, quindi, sta lavorando alacremente per trovare il quarto centrale, ma sta incontrando molte difficoltà nel centrare quei giocatori, che aveva posto in cima alla lista della spesa. Il danese Kjaer, ad esempio, è dato da tempo sulla via di Roma, ma sia il suo club d’appartenenza – il Wolfsburg – che il suo agente continuano a ripetere che il biondo difensore ex-Palermo non si muoverà dalla Bundesliga.

Altro giro, altra corsa: Rolando. Il suo procuratore, Peppino Tirri, ha dichiarato “Urbi et Orbi” di un forte interessamento sul giocatore da parte della Roma e della Juventus. Posto che la società giallorossa non potrebbe tesserarlo a causa del problema degli extracomunitari in rosa, sul centrale del Porto parrebbe essere piombato prepotentemente Abramovich con i suoi petroldollari, con i quali vorrebbe regalare a Villas Boas il suo pupillo ai tempi del Porto.

Per quanto concerne il mercato italiano, si fa un gran parlare del torinista Ogbonna, che è ormai entrato in rotta di collisione con il presidente Cairo. Il ragazzo vorrebbe andare via, visto che ha molte offerte sia in Italia che in Europa, ma le pretese del Toro – si parla di quindici milioni di euro, come base d’asta – mettono praticamente fuorigioco tutti i nostri club. A spuntarla, infatti, dovrebbe essere il Valencia, che sarebbe disposta ad accontentare i desiderata del patron granata.

Cosa rimane, dunque, in mano a Sabatini? Secondo quanto risulta alla nostra redazione, il ds giallorosso si starebbe muovendo a fare spenti sul centrale e capitano dell’Uruguay Diego Lugano. Il forte centrale, che ha il passaporto italiano, dovrebbe liberarsi a parametro zero. Il Fenerbache, suo club d’appartenenza, dovrebbe essere retrocesso d’ufficio poiché il suo management – a cominciare dal presidente – è invischiato nello scandalo scommesse turco. La Roma, attraverso intermediari italiani, avrebbe – unica in Italia, se si eccettuano i meri sondaggi di Juventus e Lazio – già fatto pervenire una proposta al calciatore, che è assistito da Alessandro Lucci per quel che riguarda i nostri lidi.

Il neo vincitore della Copa America sarebbe, ovviamente, felicissimo di trasferirsi in Italia e, per agevolare il tutto, sarebbe anche disposto a decurtarsi – attraverso un prolungamento con relativa spalmatura su più anni - il lauto ingaggio (circa 3,5 mln l’anno fino al 2013, ndr) che ora percepisce a Istanbul.

Da Trigoria, per ora, smentiscono. La sensazione è che il giocatore piaccia e che possa essere l’asso nella manica di Sabatini.