Queste le dichiarazioni di Carlo Mazzone, intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo sul momento attuale della Roma. “La Roma può ancora lottare per lo scudetto – le parole del tecnico - però dobbiamo dare un po’ di tranquillità alla squadra”.
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Mazzone: “La Roma è ancora in corsa per lo scudetto, ma diamo tranquillità a squadra e società”
Queste le dichiarazioni di Carlo Mazzone, intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo sul momento attuale della Roma. “La Roma può ancora lottare per lo scudetto – le parole del tecnico – però dobbiamo dare un po’ di tranquillità...
Leggo i giornali, vedo le televisioni e ascolto le radio. Vogliamo dare un contributo alla Roma si o no? Ogni attimo si creano delle situazioni difficili, a noi piace dare il colpo decisivo a chi in questo momento ha delle difficoltà. Uno dei mali della Roma è proprio questa esasperazione e questa critica. La squadra ha bisogno di sostegno, Totti è stato massacrato: ha dato tante gioie e soddisfazioni alla città e lo stanno massacrando. Vista da fuori c’è cattiveria in questa situazione. Alla base di tutto ci vuole collaborazione
Sul caso Adriano: “Bisogna innanzitutto conoscere la situazione. E’ chiaro che vista da fuori il giudizio è negativo, non condivido il comportamento del ragazzo anche se non so se ci sono stati dei motivi. Tutto questo però nasce da un po’ di confusione che c’è nella Roma”.
Nonostante la situazione si può ancora lottare per lo scudetto: “C’è una qualità tecnica elevata, c’è qualcuno che sta dando meno e darà di più. C’è un allenatore che pagherebbe di tasca sua per vincere, lo conosco. Non potere mai immaginare la sensazione che si ha da romano ad allenare la Roma. Io, Bernardini e Ranieri siamo stati gli unici tre romani ad allenare la squadra giallorossa”.
Come farebbe giocare la Roma? “Farei giocare Pizarro, De Rossi e Perrotta. Totti lo farei giocare sempre, aspettandomi da lui non le prestazioni di dieci anni fa. Mi basterebbero le giocate, la conclusione e la rifinitura. Accanto a lui Borriello e Vucinic, 4-3-3. La squadra ha una potenzialità tecnica che le permette di fare più cose. La tecnica è il pane dei ricchi, e la Roma ne ha tanta. Quando hai tanti giocatori bravi, la qualità del tecnico e la sua bravura vanno in secondo piano. Thern uguale a Pizarro? Si equivalgono, sono stati due giocatori importanti per il gioco di squadra. Uno più tattico, l’altro più rapido”.
Sulla situazione del centrocampista cileno: “Perché Ranieri lo mette fuori? Non starà vivendo un momento di buona condizione. Perché drammatizzare questa situazione?”
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