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Maroni: “La Card della Roma smentisce il protocollo d'intesa”

«Abbiamo fatto un protocollo d’intesa con le società, firmato da tutte le società, che deve essere rispettato.

Redazione

«Abbiamo fatto un protocollo d'intesa con le società, firmato da tutte le società, che deve essere rispettato.

La Roma ha preso un'iniziativa autonomamente, senza informarci, che va nel senso opposto e che smentisce il protocollo per cui io non ho potuto far altro che chiedere all'Osservatorio di valutare questa iniziativa, l'Osservatorio la sta valutando, ma nel frattempo abbiamo detto che non è una iniziativa coerente con il protocollo di legalità sulla tessera del tifoso che ministero e società hanno firmato».

 

Sono le parole del Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sulla card proposta dalla Roma per 16 partite casalinghe acquistabile senza tessera del tifoso. «Non è una imposizione del Ministero, è un accordo e come tutti gli accordi firmati da due parti possono essere modificati solo con l'accordo delle parti. Siamo in contatto con la Roma, stiamo studiando una soluzione -sottolinea Maroni a 'La Politica nel Pallone - su Gr Parlamentò- che non deve penalizzare nessuno, ma voglio anche evitare che questa iniziativa, come qualche gruppo di tifoserie della Roma ha già pensato di indicare, sia la smentita o la fine del programma tessera del tifoso, una furbata per dire da ora in avanti la tessera del tifoso è cancellata.

Sarebbe un danno per tutti, in primo luogo per quelle società, come la Roma, che si sono impegnate sulla tessera del tifoso. Una cosa che mi ha sorpreso, stiamo lavorando per trovare una soluzione». Il Ministro dell'Interno è pronto ad apportare delle modifiche al programma. «Io sono sempre disponibile a due cose: primo cambiare opinione se mi convincono che è sbagliata la mia convinzione, e secondo trovare un accordo ragionevole e di comune intesa. Sul programma tessera del tifoso ci sono state resistenze che ho dovuto vincere perchè le obiezioni erano infondate e le ho vinte -aggiunge Maroni-, ci sono state modifiche che abbiamo fatto al programma originariamente previsto, perchè mi sono reso conto che le esigenze delle società erano esigenze a cui venire incontro, come la modifica sulla normativa sugli steward».

(Red-Spr/Ct/Adnkronos)