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Maroni: “Con la Tessera del tifoso gli stadi sono più sicuri”

“Da quando è nato il programma della Tessera del Tifoso sono state rilasciate 809mila tessere a fronte di 888mila richieste. Un risultato, in due anni, che è andato al al di là delle mie aspettative“. Il Ministro dell’Interno,...

Redazione

"Da quando è nato il programma della Tessera del Tifoso sono state rilasciate 809mila tessere a fronte di 888mila richieste. Un risultato, in due anni, che è andato al al di là delle mie aspettative". Il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, fornisce i numeri aggiornati delle tessere del tifoso rilasciate. Un programma che procede senza intoppi e con risultati apprezzabili.

»Nel campionato in corso abbiamo già superato quota 50mila tessere richieste e rilasciate. Questo dimostra che alla fine i tifosi hanno capito che è un mezzo per avere qualche vantaggio e per avere stadi più sicuri. È un programma che continuerà«, ha spiegato il ministro a 'La Politica nel Pallone - su Gr Parlamentò. »La tessera del tifoso sta andando molto bene, sono molto soddisfatto -ribadisce-. Dopo le inevitabili polemiche dei primi tempi, il programma sta procedendo e bene. Non solo come numero di tessere, ma soprattutto come risultati. Sono abituato, in tutte le cose che faccio, a misurare gli effetti concreti delle misure che prendiamo -sottolinea Maroni-. Il campionato scorso è stato quello con meno incidenti, meno feriti, meno poliziotti feriti -36% rispetto al precedente. E abbiamo ottenuto questi risultati utilizzando meno uomini e donne della polizia di stato -6%, con un risparmio di risorse umane e finanziarie che ci ha permesso di utilizzare i poliziotti in altre e più importanti attività e questo anche e non solo grazie alla tessera del tifoso«. Secondo il ministro ad ogni modo »la strada maestra è quella degli stadi di proprietà, come il bellissimo stadio della Juventus, ma dipende da società coraggiose che vogliono investire e da una situazione economica che deve garantire anche gli investimenti".

«La Legge sugli stadi? C'è stata una convergenza di tutte le forze politiche, tranne per la questione del riparto dei compensi da parte delle televisioni. Se noi togliamo di mezzo questa vicenda per il resto, dal punto di vista tecnico, problemi non ce ne sono. Detto questo però sono convinto che volendo gli stadi di proprietà si possono fare anche senza legge». «Le resistenze maggiori non vengono dal Parlamento, ma dai comuni. Per costruire un nuovo stadio nel posto giusto occorre coinvolgere il Comune. Può darsi che la legge venga sbloccata, anche se ci credo poco -aggiunge Maroni-, io ho spinto molto verso questa soluzione, ma il governo di fronte al Parlamento ha solo potere di sollecitazione. Non credo comunque che sia fondamentale. Se si vuole fare lo stadio si fa, legge o non legge, non è vietato, ma ci vogliono certe condizioni che a Torino per la Juventus si sono verificate e spero si verifichino in altre città».

(AdnKronos)