Pierpaolo Marino, Direttore tecnico dell'Atalanta, intervenendo in esclusiva a TeleRadioStereo, ha dichiarato:
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Marino: “Siamo partiti così grazie alla nostra cattiveria agonistica”
Pierpaolo Marino, Direttore tecnico dell’Atalanta, intervenendo in esclusiva a TeleRadioStereo, ha dichiarato:
"Alla penalizzazione si reagisce come si deve reagire davanti a una ingiustizia, mettendo in campo una cattiveria positiva che ci ha permesso di partire così bene.
Abbiamo costruito una squadra logica, abbassando l'età media, cambiando sei undicesimi rispetto all'anno scorso, quando avevamo l'età media di 28 anni, ora è di 25. E a capo c'è un allenatore tra i migliori in Italia, cvhe guida quello che definisco un gruppo di calciatori bergamaschi, per come si sono calati nella parte.
Arriviamo a Roma con la disperazione di chi in classifica ha quattro punti e non dieci, perché sappiamo di doverci salvare. Non giocheremo con la Roma con l'atteggiamento di chi si deve consegnare all'avversario, vogliamo continuare a mettere insieme punti fondamentali per centrare l'obiettivo della salvezza.
Ho fiducia nei manager che lavorano per la Roma, a cominciare da Fenucci, uno dei migliori in assoluto, che a Lecce è stato protagonista di un progetto di assoluto valore. Poi Baldini e Sabatini, che nei rispettivi ruoli sono quanto di meglio si possa avere. Walter è un grande talent scout, per fortuna l'Atalanta sul mercato, per le cifre, non è concorrente della Roma. Anche noi peschiamo all'estero, ma prendendo giocatori di valore economico inferiore. I giovani e stranieri che Sabatini ha messo a disposizione di Luis Enrique sono elementi di sicuro valore.
Io da manager ho iniziato prestissimo, a venticinque anni, da direttore sportivo dell'Avellino, che ha aperto la strada a discorsi che oggi vengono seguiti dall'Udinese. Poi ho vinto a Napoli, sono arrivato terzo con la Roma, nel 1997 ho preso parte attivamente al nuovo corso dell'Udinese, quindi di nuovo al Napoli per la rinascita della squadra azzurra. Sono su piazza da tanti anni, sono assolutamente soddisfatto del mio lavoro e ora a Bergamo sono perfettamente inserito, grazie alla disponibilità del presidente Percassi.
Non sono sorpreso dell'inserimento di Maxi Moralez nel nostro campionato. Lo abbiamo visionato a lungo, ha vinto molto in Argentina con il Velez Sarsfield, non abbiamo mai avuto dubbi sul suo fisico minuto. Tra l'altro di giocatori 'piccoli' me ne intendo. Ho portato in Italia Pizarro, che considero una sorta di figlio adottivo, ma anche Lavezzi, che ritengo sia il mio fiore all'occhiello. Moralez sta facendo molto bene, ma benissimo potrà fare anche Lamela. Una volta ristabilitosi, con un allenatore che saprà sfruttare il suo indiscutibile talento, la Roma avrà un giocatore di livello elevato.
La Roma è una società amica. L'affare Brighi lo testimonia. Direttamente Sabatini non mi ha chiesto informazioni su Bonaventura, ma mi risulta che il nostro giovane giocatore in prospettiva possa piacere al club giallorosso, che conosce molto bene la nostra politica incentrata sui ragazzi, quindi non escludo che in futuro possano esserci altri affari".
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