(Di Andrea Corradetti)Partiamo da qui. 52 gol subiti e quart’ultima difesa davanti solo a Palermo, Lecce e Bari. Vi ricorda qualcosa? Sono le inquietanti statistiche relative all’infausta retroguardia giallorossa della passata stagione.
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Ma’ndo vai (se la difesa non ce l’hai)…
(Di Andrea Corradetti) Partiamo da qui. 52 gol subiti e quart’ultima difesa davanti solo a Palermo, Lecce e Bari. Vi ricorda qualcosa? Sono le inquietanti statistiche relative all’infausta retroguardia giallorossa della passata stagione.
Portieri ballerini, infortunati perenni e terzini con poca familiarità rispetto alle diagonali. Insomma eravamo tutti d’accordo: la rivoluzione della nuova Roma sarebbe dovuta partire proprio dal reparto difensivo. Della passata stagione si salvarono in 3: uno è partito (Philippe Mexes), l’altro ha quasi 35 anni (Marco Cassetti) e l’ultimo, causa Coppa America, non si è fermato neanche una settimana (Nicolas Burdisso). Al di là del colpo Stekelenburg e del ritorno di Curci, sono arrivati Jose Angel (se lo spagnolo è quello visto contro il Valencia allora stiamo a posto), il redivivo Cicinho (14 presenze nelle ultime due stagioni) il misterioso Loic Nego e Gabriel Heinze (un giovanotto di 33 anni che ancora non si capisce se giocherà centrale o esterno), mentre al contrario, invece, sono partiti John Arne Riise (mandato a Londra come il peggiore dei pacchi postali), i due fenomeni brasiliani (un giorno forse qualcuno ci spiegherà cos’è successo a Doni e Julio Sergio) e gli impalpabili Loria, Burdisso Jr e Castellini. E Juan? Ah già il brasiliano…Qualcuno ha sue notizie? Reduce da una delle stagioni più disastrose della sua carriera, l’ex selecao ancora non ha mai visto praticamente il campo. Dimenticavo ci sono pure Rosi e Antei. Per quanto riguarda il primo, al di là del fortunoso gol contro il Bari, evitiamo di commentare quanto visto fino ad oggi, mentre per quanto riguarda il giovane Luca sicuramente le qualità ci sono, ma per favore evitiamo di responsabilizzare oltre modo quelli che sono i bravissimi ragazzi di De Rossi (vedi Viviani). Conclusione? Va bene rinforzare l’attacco, siamo d’accordo sul dare nuova verve al centrocampo, grazie per aver comprato finalmente un portiere, ma per favore sbrigatevi a sistemare la difesa. Con un allenatore ultra-offensivo come Luis Enrique, soprattutto se si gioca nel campionato italiano, avere terzini e centrali affidabili è la priorità. O si capisce questo oppure non si va lontano. Consideratemi pure un realista.
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