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Manchester Utd: gli americani portano in tribunale i tifosi che protestano

Il Manchester United porta in tribunale i suoi tifosi: alle veementi e continue contestazioni di parte dell’Old Trafford contro l’attuale proprietà, il club ha reagito citando in giudizio uno degli ispiratore della protesta.

Redazione

Il Manchester United porta in tribunale i suoi tifosi: alle veementi e continue contestazioni di parte dell'Old Trafford contro l'attuale proprietà, il club ha reagito citando in giudizio uno degli ispiratore della protesta.

È questa la mossa - audace e controversa - scelta dalla famiglia Glazer, proprietaria dei Red Devils, per disinnescare la campagna contro la loro gestione che va ormai in scena da diverse stagioni in occasione delle gare casalinghe. Nei giorni scorsi - scrive oggi il Daily Telegraph - i legali del club hanno depositato presso l'Alta Corte una denuncia contro Thomas McKenna, uno dei leader della protesta, «per danni economici e d'immagine».

 

Lo scorso anno McKenna aveva pubblicato sul suo sito - wewantglazerout.com - la lista di 400 società clienti dello United invitandole a boicottare l'Old Trafford finchè i Glazer non se ne fossero andati. La sua intenzione, dopo aver raccolto il consenso e il sostegno della maggioranza dei supporter, era di ostacolare la famiglia Glazer, alla guida dei Red Devils dal 2005, anche a livello economico. Già fermato lo scorso agosto dalla polizia di Manchester, McKenna era stato rilasciato senza conseguenze.

Ora la nuova controffensiva del club. Una decisione destinata ad alzare i toni dello scontro, pochi giorni dopo che la Red Football Joint Venture, la finanziaria dei Glazer che controlla il club, ha annunciato perdite per oltre 120 milioni di euro. Un deficit preoccupante nonostante l'aumento fino al 42% degli abbonamenti dall'arrivo degli americani a Manchester.