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Malagò: “Trasferta chiusa al San Paolo per i giallorossi? Non dipende da me”

Giovanni Malagò, presidente del Coni, risponde ai cronisti, a margine di una conferenza stampa a Napoli, sulla proposta che siano le società di calcio a pagare per gli straordinari della polizia impegnata nel servizio di sicurezza negli stadi.

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Giovanni Malagò, presidente del Coni, risponde ai cronisti, a margine di una conferenza stampa a Napoli,  sulla proposta che siano le società di calcio a pagare per gli straordinari della polizia impegnata nel servizio di sicurezza negli stadi. Queste le sue parole:"E' una situazione abbastanza delicata. Se io fossi il presidente di una società di calcio certo non sarei contento se a ottobre arriva un provvedimento che non è previsto e sul quale devo dal mio bilancio tirar fuori un euro o tanti euro per pagare qualcosa che inizialmente non era da prendere in considerazione". Poi continua: "Una parte dell'opinione pubblica ritiene che certi oneri della collettività nei confronti delle partite di calcio non siano più accettabili. Il calcio dice che da' più di quello che costa, ma è in buona compagnia, perché in Italia c'e' un'alta percentuale di cittadini che pagano di tasse più di quanto ricevono in servizi. Quel provvedimento riguarda tutte le manifestazioni sportive ma, alle partite di calcio, le forze dell'ordine sono in assetto da guerra, mentre per Italia-Inghilterra di rugby allo stadio Olimpico c'erano 82.000 spettatori e neanche un poliziotto. Questo potrebbe succedere nel calcio?". Infine conclude parlando della famiglia di Ciro Esposito e della rischiosa trasferta dei giallorossi al San Paolo: "Sono da sempre molto vicino alla famiglia Esposito, sono amico con la mamma e dico sempre che ogni considerazione deve passare in secondo piano rispetto al dolore della famiglia di Ciro. Rispettiamo quindi quelli che sono gli sviluppi della magistratura, altrimenti non ci si capisce più nulla. Se credo che i tifosi della Roma in vista del match al San Paolo col Napoli non verranno nel capoluogo partenopeo? Questo non lo so dire perché non dipende da me".