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Ma non è solo colpa di Zeman. In due anni non è stato azzeccato un giocatore

(radioradio.it – R.Renga) La Juve ha segnato quattro gol e preso tre pali. La Roma ha segnato un gol su rigore.

Redazione

(radioradio.it - R.Renga) La Juve ha segnato quattro gol e preso tre pali. La Roma ha segnato un gol su rigore.Ha anche giocato bene i primi sessanta secondi della partita. Ora la Roma, senza Cagliari, avrebbe cinque punti. Uno a gara. Il che significa trentotto punti a fine campionato. Di solito ci si salva con quaranta. Non voglio dire che la Roma rischi chissà che, ma solo che la situazione è questa e se ne deve prendere atto.

Va ricordato anche che la Juve si è fermata dopo il primo tempo e non per fare un favore, ma solo per risparmiarsi in vista di prove più serie e impegnative. Per completare il quadro: la Roma ha preso in cinque partite undici gol, più di due a gara. Far finta di niente e prendersela con il clima, con l’ambiente di Roma, solo con Zeman mi sembra un non senso. La Roma, addirittura, va peggio dell’anno scorso, quando almeno c’era la giustificazione. Tutta colpa di Luis e dei suoi stagisti, venuti qui con la borsa di studio pagata dai trigoriani.

Intanto, Zeman. Ha delle responsabilità? Ovvio. Ha accettato il mercato. Ha accettato che la società dicesse che questi erano suoi giocatori. Ha fatto la preparazione. Ha schierato una difesa che nessun tecnico di prima categoria accetterebbe di mostrare. Ha infine portato a Torino una squadra che squadra non era. Ha cancellato Piris e Marquinho, rispolverando Marquinhos e Perrotta, che se non altro abbiamo riscoperto vivo e vegeto. In certe scelte ci ha ricordato Luis Enrique.

Dunque, anche il tecnico ha le sue colpe. Ma qui ci fermiamo.

In due anni non è stato azzeccato un giocatore. Dicono i tanti camerieri accolti lungo la strada: ma si è speso tanto. E’ vero. Peggio, direi e prima o poi ci diranno come mai sia successo. Sono stati fatti danni irreparabili, spediti via calciatori ancora validi e fatti passare per campionissimi ragazzini che dovrebbero giocare ancora in qualche primavera del loro paese d’origine. Infine: senza presidente non si va da nessuna parte. Ieri Andrea Agnelli era negli spogliatoi prima della partita. Pallotta, giustamente, se ne stava per i fatti propri.