(di Mirko Porcari) - La vigilia di Roma-Parma ha regalato un Luis Enrique più agguerrito che mai:
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Luis striglia la Roma: “Nessun intoccabile”. La Primavera vola in finale al Viareggio contro la Juve
(di Mirko Porcari) – La vigilia di Roma-Parma ha regalato un Luis Enrique più agguerrito che mai:
nella conferenza pre-gara, il tecnico ha suonato la carica, avvertendo la squadra su una realtà sempre più pressante: tutti sotto esame, nessuno escluso, una condizione con cui la Roma dovrà convivere fino alla fine del campionato. Intanto dal Torneo di Viareggio arrivano ottime notizie: i ragazzi di Alberto De Rossi hanno battuto la Fiorentina ai calci di rigore, lunedì ci sarà una finale tutta da vivere contro la Juventus.
“OCCASIONE” – Botta e risposta serrato in una conferenza dall’alto tasso agonistico: Luis Enrique ha alzato la posta in gioco, senza parlare pubblicamente di obiettivi (“non ne ho a lunga scadenza, mi interessa solamente la gara del giorno dopo”), ha strigliato la squadra in vista del delicato impegno casalingo contro il Parma ( a proposito, non perdete il numero della rivista ForzaRoma che potete leggere, oltre che allo stadio, anche online). “Domani è un’altra occasione e dovremo cercare di non ripetere la gara contro il Siena”. Una speranza che diventa desiderio quando gli chiedono se si sente sotto esame: “certo, siamo tutti sotto esame. Il nostro professore è il pubblico e noi dovremo dimostrare di voler rimanere a lungo in questa meravigliosa squadra.”
Niente favoritismi, dunque, un avvertimento più o meno velato a chi vorrebbe il posto assicurato: senza fare nomi, lo spagnolo ha voluto far capire che le conferme si guadagnano giorno dopo giorno, badando più alla sostanza che al curriculum. “L’allenamento e i risultati fanno si che sia io, sia i giocatori, a fine anno potremmo guadagnarci la conferma.” Nonostante i passi falsi, alternati da luci a intermittenza, la Roma può ancora giocarsi un posto in Europa, approfittando dell’abisso in cui sta sprofondando l’Inter (anche se Ranieri, dopo la sconfitta interna contro il Bologna, ha voluto assicurare che la situazione nello spogliatoio dell'Inter non è grave come quella che lo ha portato ad allontanarsi dalla Roma) e le incognite su Lazio e Napoli.
DUBBI – Una Roma d’attacco, come al solito, ma chi scenderà in campo contro gli emiliani? Totti, in avanti, sembra l’unico sicuro del posto, mentre ai lati si giocheranno le due maglie i vari Osvaldo, Lamela, Bojan e Borini. Nell’allenamento di oggi, il tridente ha visto l’ex River Plate e il capitano sempre presenti, mentre Osvaldo e Bojan provavano a convincere lo spagnolo: niente di definito, insomma, mentre ci sono da registrare i progressi confortanti di Juan, in gruppo per il secondo giorno consecutivo. Con lui al centro della difesa, spazio al trio di centrocampo che sembra offrire le maggiori garanzie: De Rossi con Gago e Pjanic, sicuramente il miglior assortimento che offre la rosa della Roma in questo momento.
Squalificato Kjaer ("Mi dispiace non esserci contro i gialloblù" ha fatto sapere il danese), al centro della difesa verrà riproposto Heinze in coppia con il brasiliano Juan, mentre sulle fasce si rivedrà Taddei a sinistra con Aleandro Rosi nella corsia opposta: ci sono da prendere i tre punti, a dispetto di una tradizione molto favorevole contro i parmensi (Donadoni, in sala stampa, ha espresso il desiderio di ritrovare nei suoi ragazzi lo stesso spirito mostrato contro la Juventus nel pareggio casalingo di qualche giorno fa), ci saranno da affrontare dei testa a testa davvero interessanti, ostacoli da non sottovalutare nella corsa verso la parte alta della classifica.
OBIETTIVO - La sfida infinita contro la Fiorentina ha visto una Roma Primavera in grande spolvero: dopo una gara al cardiopalma, in cui i giallorossi si sono visti segnare a pochi secondi dall'inizio, i ragazzi di De Rossi sono riusciti ad agguantare una finale che mancava da diversi anni. La soddisfazione (Alberto De Rossi ha voluto evidenziare la maturità dei suoi calciatori: "complimenti per come hanno interpretato la gara, non hanno perso la testa dopo aver preso un gol così presto)è arrivata ai calci di rigore, adesso c'è da pensare alla Juventus e ad un obiettivo, quello della vittoria finale, che ormai è davvero ad un passo. La "cantera" romanista, senza guardare troppo ai richiami esotici, sta dimostrando sempre di più di non avere nulla da invidiare ai pari età di altre nazioni.
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