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Luis Enrique:”Bisogna evitare errori infantili. A Roma sto bene posso restare anche dieci anni”

Ecco le parole di Luis Enrique in conferenza stampa alla vigilia di Novara-Roma.

Redazione

Ecco le parole di Luis Enrique in conferenza stampa alla vigilia di Novara-Roma.

Battendo il Novara la Roma può ancora sperare nel terzo posto o avete rinunciato? “Prima dobbiamo giocare la partita e poi vedremo se riusciremo a fare il nostro compito. Ci sono squadre davanti a noi ed è difficile sapere cosa faranno, per noi è importante vincere e non sarà facile, sia per l’avversario che per l’orario”

La Roma nelle ultime partite ha segnato pochi goal, si è chiesto come mai non riuscite ad essere più produttivi? “A me interessa di più sapere quante palle goal abbiamo fatto. Non ricordo una partite nella quale non abbiamo fatto 4-5 goal come minimo in casa. Il sistema di gioco della Roma diventa rischioso se si commettono degli errori”

Ci sono tanti infortuni muscolari, c’è una motivazione al riguardo? “Questo è uno sport di contatto, difficile che implica dei rischi. Vedo che tutte le squadre hanno problemi di infortuni. Questo sport ha bisogno di uno sforzo fisico grandissimo”

Dopo Milano Totti è stato messo un po’ sul banco degli imputati, lei cosa pensa ora di Totti? “La cosa che vedo ingiusta è parlare di un calciatore per una singola partita, si deve giocare per una stagione intera. Mi aspetto sia ancora un calciatore di riferimento. Noi continuiamo mancano nove partite è una sfida interessante ed adesso sono molto preoccupato per questa partita di domani soprattutto per l’orario. I calciatori non devono rilassarsi”

A Milano, soprattutto nel primo tempo era molto nervoso in panchina. Come mai ancora dopo tanti mesi la squadra sembra ancora non capire la sua idea? “Perché sono un allenatore cattivo… per questo non capiscono, perché questo è uno sport difficilissimo, non è matematica, potrà succedere anche a Ferguson a Manchester”

Cosa è mancato a Bojan per essere un punto fermo del suo progetto fino ad ora? “Non mi piace parlare dei singoli in linea generale. In ogni caso penso che Bojan sarà un calciatore importante, ha qualità, ma penso che a volte ci aspettiamo troppo dai calciatori così giovani. Io sono comunque soddisfatto e mi aspetto faccia di più, avrà le su opportunità”

Prima della partita col Milan ha parlato di “errori infantili alla difesa” , sto ponendo rimedio a questo? “Io mi riferivo a tutti, quando facciamo questi errori sono di tutti, ed anche miei, ma penso che errori ci saranno sempre perché questo è il calcio”

Ci può raccontare com’è andato l’incontro con Roberto Baggio? “Come persona è una grande persona e come calciatore meglio non parlarne è di grandissimo livello. Sono sicuro che lui potrà diventare un grande allenatore perché ha questa voglia”

Ad oggi, qual’è il suo rapporto col calcio italiano? Vede la sua carriera a lungo in Italia? “Ho fatto sempre dei complimenti a degli allenatori perché sono stati sempre tutti gentilissimi con me, mi sento benissimo con i tifosi e con i giornalisti, comunque non lo so, magari resto dieci anni e magari qui se sono contentissimo”

Come ha visto in settimana Totti e Pjanic? Ha provato De Rossi accanto a Kjaer? “Si queste prove l’ho fatte. Totti e Pjanic hanno avuto qualche problemino ma ora è tutto ok”

In prospettiva futura è possibile arrivare al gioco del Barcellona? “Io non cerco di giocare come il Barcellona, io gioco in modo associativo, ma il gioco del Barcellona è impossibile ripeterlo. Noi abbiamo il nostro modo di gioco che non è come il Barcellona”

Cosa la preoccupa di più della squadra di Tesser? “Mi spaventa la mia squadra maggiormente che non arriviamo con la mentalità giusta”

L’Inter ha scelto Stramaccioni che era l’allenatore degli allievi, pensa che questa scelta sia sintomo di un cambiamento nel calcio? “Forse dovrei fare questa domanda ai dirigenti dell’Inter, io non conosco Stramaccioni so che qui ha fatto benissimo con i calciatori giovani, sicuramente sarà pronto ma non lo conosco. Ma quello che conta non è l'età, ma l'idea che propone"