(Ansa) - Chi lo ha scelto e portato a Trigoria per dare il via al nuovo corso della Roma non solo considera Luis Enrique una persona molto intelligente, ma è anche convinto che non sia un integralista del 4-3-3.
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Luis Enrique prova dei cambiamenti in vista dell'Inter, provati Borriello-Borini
(Ansa) – Chi lo ha scelto e portato a Trigoria per dare il via al nuovo corso della Roma non solo considera Luis Enrique una persona molto intelligente, ma è anche convinto che non sia un integralista del 4-3-3.
Per questo il tecnico spagnolo in questo avvio di stagione tribolato per i colori giallorossi continua a godere della massima fiducia e libertà di movimento da parte della società, convinta che, se dovessero continuare a non arrivare i risultati, 'Luchò saprà trovare quegli accorgimenti per far rendere al massimo la rosa di livello che il ds Sabatini gli ha messo a disposizione in estate.
I primi segnali in questo senso potrebbero materializzarsi già con la trasferta di sabato sera in casa dell'Inter. A differenza delle precedenti uscite ufficiali, Luis Enrique potrebbe decidere di lasciare inizialmente in panchina il suo pupillo Bojan, tra i più in ombra sia nel doppio impegno d'Europa League sia nel debutto di campionato all'Olimpico col Cagliari. Nelle prove tattiche di Trigoria, a comporre il tridente offensivo sono stati infatti il capitano Totti - ideatore della cena di gruppo organizzata ieri al motto 'tutti unitì per migliorare l'affiatamento tra vecchia guardia e nuovi acquisti -, Borriello e Borini, con l'esclusione anche di Osvaldo, altro elemento che ha bucato all'esordio.
Le novità, però, potrebbero riguardare anche il centrocampo dove Pizarro sembra avere tutta l'intenzione di guadagnarsi una maglia da titolare. D'altronde, se si esclude l'infortunato Greco (ancora alle prese col lavoro differenziato) e il fuori rosa Barusso, il cileno è l'unico che ancora non ha messo piede in campo nelle tre uscite ufficiali della squadra. Sulla mediana, infatti, hanno trovato più spazio elementi appena arrivati (Pjanic e Gago), giovani di belle speranze (Viviani e Verre), e giocatoti ai margini del progetto tecnico (Simplicio e Brighi).
Insomma, in vista di San Siro, Pizarro ha intenzione di ritagliarsi uno spazio importante, ai danni di Perrotta, convincendo Luis Enrique a schierarlo assieme all'intoccabile De Rossi e alla new entry Pjanic. Chi invece difficilmente potrà scendere in campo a Milano è Juan, che continua ad avere problemi fisici: il difensore brasiliano anche oggi si è fermato durante l'allenamento a causa di un affaticamento muscolare al quadricipite della coscia destra.
Sicuro assente, causa squalifica, sarà poi il terzino sinistro Josè Angel che il tecnico spagnolo potrebbe sostituire con Taddei (provato nel ruolo durante il ritiro estivo) o Heinze (che però dovrebbe giocarsi con Kjaer il posto accanto a Burdisso davanti a Stekelenburg), mentre sulla destra il ballottaggio sarà tra Cicinho (favorito), Cassetti e Rosi. A prescindere dalle scelte e dai risultati che farà Luis Enrique c'è comunque chi, conoscendolo bene, continua a scommettere sulla sua bravura in panchina. «Rimane un allenatore fortissimo - lo spot lanciato dall'amico e collega Pep Guardiola -, sono convinto che riuscirà a imporsi e a trasmettere la sua personalità». A Roma se lo augurano tutti.
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