(repubblica.it - M.Pinci) "De Rossi resterà a Roma, a gennaio e in estate, non ho dubbi". Luis Enrique prova a sbilanciarsi sul futuro del regista della Roma che, dall'inizio del nuovo anno, catalizza le attenzioni dell'ambiente della capitale.
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Luis Enrique non pensa al Chievo “De Rossi? Non andrà via”
(repubblica.it – M.Pinci) “De Rossi resterà a Roma, a gennaio e in estate, non ho dubbi”. Luis Enrique prova a sbilanciarsi sul futuro del regista della Roma che, dall’inizio del nuovo anno, catalizza le attenzioni...
Passa quasi in secondo piano il match di domani all'Olimpico con il Chievo, nonostante l'attesa del rientro in campo dopo la sosta e la curiosità mista a ansia della gestione del dopo-Osvaldo, messo ko per due mesi dalla lesione del flessore.
Certezze, almeno a queste sembra affidarsi il guru asturiano nella sua prima conferenza stampa del 2012. "Non ho nessun dubbio sul fatto che Daniele De Rossi rimarrà alla Roma", Il pensiero di Luis, che però non risparmia una frecciata alla precedente amministrazione del club: "Il contratto però doveva essere rinnovato tanto tempo fa, adesso la situazione è questa, ma ci sono tanti giocatori che non pensano solo ai soldi, ma guardano anche dove si trovano bene. E tutti sappiamo cosa significhi la Roma per lui". Roma a vita, almeno a sentire l'allenatore della Roma. Rassicurato, chissà, dal confronto di ieri tra Baldini e Berti. O magari dalla presenza del manager statunitense James Pallotta nella capitale? "Ieri eravamo a cena con i proprietari e non abbiamo parlato di De Rossi, ma di altro", assicura Luis Enrique. Che, almeno per il momento, esclude anche rinforzi dal mercato per far fronte all'infortunio di Osvaldo: "Non ho chiesto punte perché ne abbiamo tante nella Primavera, Caprari, Piscitella, Verre. Abbiamo altri giocatori che possono fare lo stesso lavoro. Mi dispiace per il suo infortunio, ma non cambia nulla, sono cose che succedono sempre". Nessun rimpianto neanche per l'addio di Borriello: "Non cambia nulla, ci troveremo con delle mancanze, ma io sono fiducioso. Ho chiesto solo di ridurre il numero di calciatori". Un pensiero su cui però potrebbe intervenire la volontà dei dirigenti: "La società è sempre attiva per rinforzare la squadra - spiega Luis - se trova un giocatore che può essere utile me lo fa sapere e io valuto. Se dovessi scegliere? Prenderei sempre... Messi".
Messi però non abita a Trigoria. Così, a partire da domani, Luis Enrique dovrà gestire una Roma senza Osvaldo, il suo miglior marcatore, contando sugli uomini che ha attualmente in rosa. "Ho tante possibilità, far giocare Francesco più punta, o mettere un altro nella zona del trequartista. Ci sono più soluzioni. Bojan è una delle tante soluzioni". La soluzione migliore per far fronte al crescente numero di infortuni, invece, (13 lesioni muscolari dall'inizio dell'anno) la propone Luis Enrique. Non senza un accento estremo: "I calciatori devono fare una vita quasi monacale. E non ridete. È difficile perché sono giovani, ma devono vivere ogni momento con professionalità. È importantissimo controllare alimentazione, riposo". Quasi un bis dell'ultimo sfogo pubblico (pur senza gli stessi toni caustici) di Mourinho, critico con la gestione del programma ferie della sua squadra. Più fiducioso nei suoi uomini, invece, Luis Enrique: "Ogni calciatore sviluppa un programma personale in vacanza. La squadra l'ho trovata ad un buon livello fisico, a volte ho dovuto frenare la loro intensità in allenamento. C'è entusiasmo e vogliamo continuare su questa buona striscia".
Proprio dalla striscia positiva con cui la Roma aveva chiuso il 2011 - pari interno con la Juve e vittorie a Napoli e Bologna con lampi di gioco spettacolare - l'allenatore romanista vuole ripartire: "Forse ci siamo fermati nel miglior momento della nostra stagione. Ma la sosta potrebbe essere stata positiva, per fermarsi a vedere cosa avevamo fatto fino a quel momento. Per noi lo stimolo è rifare quello che abbiamo fatto nelle ultime giornate. Non so se vinceremo, ma voglio vedere la stessa voglia di farlo, con il possesso palla e con la voglia di fare gol". Quelle messe in mostra nelle ultime gare dell'anno: "Per me la chiave è: come ti alleni, così giocherai. Se ti alleni bene, poi farai vedere le stesse cose in campo. Da due mesi sta succedendo e sono convinto che sia la strada giusta". Adesso non resta che continuare.
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